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LUSIA

Casa lager per cani, chiesto 1 anno

A processo due abitanti di Lusia. La loro storia era finita su Rai1. La difesa ha chiesto una perizia psichiatrica: “E’ la sindrome di Noè”

Casa lager per cani, chiesto 1 anno

I cani ritrovati nella casa lager

La loro storia era finita su Rai1. La difesa ha chiesto una perizia psichiatrica: “E’ la sindrome di Noè”

La loro storia di accumulatori seriali di cani, era finita anche su “La vita in diretta” con Marco Liorni. Ne aveva parlato la presidente della Lega del cane di Rovigo Isabella Ghinello. In più di un blitz nella loro casa il servizio veterinario con i carabinieri di Lendinara avevano liberato ben 111 cuccioli.

Sono a processo per maltrattamenti ad animali, disturbo delle occupazioni e della quiete pubblica ed emissioni moleste due cittadini di Lusia R. C, un uomo di 59 anni, e D. M, una donna di 41 anni, che in particolare il 15 luglio del 2014 vennero trovati con ben 58 cani in condizioni pietose. Erano tutti cuccioli di piccola e media taglia, di varie età, compresi alcuni appena nati e stipati in due stanze.

Gli animali - secondo l’accusa - trascorrevano la maggior parte del loro tempo all’interno della casa, in condizione di promiscuità, senza distinzione di sesso e quel che è più grave, in condizioni igieniche precarie. Dentro la casa gli ispettori del servizio veterinario e i carabinieri trovarono feci, urine, cibo sparso e sporco dappertutto.

Non solo, della presenza così massiccia di animali erano ben consapevoli i vicini di casa, che hanno denunciato i due perché il continuo abbaiare dei cagnolini disturbava il loro riposo e le normali occupazioni, mentre i cattivi odori degli escrementi erano spesso intollerabili e molesti.

Ieri davanti al giudice Laura Contini, le ultime battute del processo. Il pm d’udienza Claudia Favaretti ha chiesto un anno di reclusione nella sua arringa, mentre l’avvocato della donna, Laura Giolo ha chiesto una perizia psichiatrica della sua assistita per accertare la cosiddetta sindrome di Noè, che porta alcune persone ad accumulare compulsivamente gli animali.

Il giudice ha rinviato per le repliche degli avvocati e per la sentenza a venerdì prossimo 18 gennaio.

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