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Scuola di Baricetta, solo bluff

Nel ritrovo con i cittadini il sindaco ha taciuto su anagrafica e iscritti alla prima. Visentini annuncia l’incontro con il dirigente scolastico, mentre Bonato censura i giornalisti.

Scuola di Baricetta, solo bluff

La scuola primaria di Baricetta

Alla data di mercoledì 16 gennaio, giorno in cui la carovana civica ha fatto tappa a Baricetta, non si sapeva quanti bambini siano stati iscritti alla scuola primaria del paese.

Sulle iscrizioni si gioca il futuro del plesso e c’è tempo fino al 31 gennaio per formalizzare la scelta. Nell’incontro con la cittadinanza il sindaco Omar Barbierato ha taciuto sia il numero di bambini in età da prima, sia le iscrizioni: il primo dato ce l’ha in “casa” all’ufficio anagrafe; il secondo poteva procurarselo senza particolare difficoltà, dall’alto della sua autorità, contattando la direzione del comprensivo.

Questi sarebbero stati elementi fondamentali per affrontare la discussione in maniera seria e concreta, anziché proseguire con discorsi fumosi e vaghe promesse che servono soltanto ad alimentare illusioni e ad aizzare gli animi. Emblematico il caso dello scuolabus. Sulla vicenda dell’alunno di Adria che ha perso sette giorni di scuola perché non si è potuto modificare il percorso del pulmino, il sindaco ha accampato anche la scusa che quel servizio non è previsto dal regolamento, così pure non è previsto dal regolamento portare a Baricetta i bambini di Ca’ Emo, Fasana e Valliera.

Eppure dai primi di agosto, primo incontro del nuovo sindaco con la frazione, nulla è stato fatto per modificare tale regolamento e per dare un segnale forte e concreto alle famiglie.

Solo promesse alle quali la gente fa sempre più fatica a credere e le conseguenze cominciano a vedersi. Così pure nulla, da agosto in qua, è stato fatto per incontrare i genitori delle tre frazioni sul tema specifico della scuola per sapere se sono o meno interessati a indirizzare i loro figli a Baricetta. Tirando le somme si ha la netta impressione che sulla scuola di Baricetta si stia montando un grande bluff.

Il consigliere di maggioranza Simone Visentini fa sapere che la giunta incontrerà a breve il dirigente scolastico, senza specificare che cosa andrà a dire al preside. Dal momento che Visentini è anche allenatore di calcio, vien da pensare che abbia escogitato un nuovo “modulo” per formulare le classi. Si ripete lo stesso film di gettare fumo negli occhi: anche nell’incontro ai primi di agosto era stato pomposamente annunciato un viaggio a Rovigo per incontrare i dirigenti dell’ufficio scolastico provinciale, poi non si è saputo più nulla.

Intanto al capogruppo Ibc Enrico Bonato non resta che censurare i giornalisti avvisandoli di non dare il consenso a prendere la sua dichiarazione, o parte di essa, affidata a Fb. Alla faccia di partecipazione e trasparenza, vessillo tanto sbandierato dal movimento civico fino a qualche mese fa. Bonato, sulla scia di Barbierato, manda a dire che solo lui autorizza quello che i giornalisti possono scrivere o non scrivere. Comunque nel caso specifico non c’è niente da prendere non tanto per il minaccioso avvertimento quanto piuttosto perché la dichiarazione è politicamente irrilevante. Sorprende, tuttavia, che nonostante la giovane età, Bonato sia nostalgico della “Pravda” di sovietica memoria.

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