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Di Vittorio, demolizione più lontana

Servono nuovi passaggi tecnici. L’abbattimento del mostro in cemento slitta di qualche mese

Di Vittorio, demolizione più lontana

La ruspa si ferma ai box. L’abbattimento dell’ex biglietteria di piazzale Di Vittorio si allontana. Non a tempo indefinito, ma come minimo di qualche mese. Salta ancora, quindi, il timer che sindaco e assessori avevano fissato per la demolizione del mostro di cemento al centro del piazzale a pochi metri dal Corso del Popolo. Un rinvio legato a problemi tecnici che, di fatti, impone lo stop e fa rimettere in garage la ruspa con la quale Massimo Bergamin voleva idealmente liberare il Di Vittorio da un immobile vecchio e degradato, e magari rilanciare il settore delle opere pubbliche fermo da tempo.

Lo slittamento dell’intervento, finanziato con 67mila euro, ed i cui lavori erano già stati affidati, è dovuto ad una serie di passaggi tecnici necessari prima del via alle ruspe. Passaggi in parte collegati al ritiro del piazzale dal piano delle alienazioni a causa di un piano urbanistico che deve essere riveduto. Necessari, quindi, rivedere misure e verifiche tecniche sul piazzale. Servirà inoltre anche un report particolareggiato della rete dei sottoservizi, misurazioni che richiedono atti amministrativi e tecnici da definire in rapporto con i gestori stessi dei sottoservizi (impianti elettrici, linee idriche e del gas). Per fare tutto questo serviranno, più o meno, dai due ai tre mesi. Anche se non sono esclusi ulteriori rinvii per possibili contrattempi legati alla cantierizzazione dell’opera.

E pensare che l’addio all’ex biglietteria avrebbe dovuto scattare entro la prima settimana di febbraio, almeno questa era stata l’ultima tempistica annunciata da sindaco e assessori. E già questa data era un rinvio in quanto i primi annunci, dati prima dal sindaco Bergamin e poi dall’assessore Falconi avevano programmato l’accensione della ruspa entro Natale, per poi rimandare a entro la fine del 2019. E così di rinvio in rinvio il piazza pulita dell’ex biglietteria-bar potrebbe avvenire a Primavera, se non addirittura oltre.

In dicembre la giunta comunale aveva approvato il progetto esecutivo di demolizione, facendo scattare il conto alla rovescia per l’abbattimento del mostro di cemento, esempio di degrado e abbandono alle porte del centro storico. Un intervento su due fasi. La prima, con un’opera da 47mila euro che si concretizzerà con l’abbattimento dell’immobile che sorge nel piazzale e al confine con via Portello. Un immobile degradato da molti anni e che nei decenni scorsi ha ospitato la vecchia biglietteria delle corriere, al piano primo, e una pizzeria, al piano terra.

L’intervento complessivo poi si completerà con la sistemazione successiva dell’area che andrà a sostanziarsi con un ampliamento dell’attuale parcheggio di piazzale Di Vittorio. Per questa seconda fase, che prevede la realizzazione di alcune aree di sosta per le auto, sono stanziati altri 20mila euro, ed anche per questo intervento il settore lavori pubblici ha approvato il progetto esecutivo a dicembre. Poi lo stop al piano urbanistico del piazzale. La delibera relativa al piano dell’area, risalente al 2013, infatti è stata ritirata in attesa delle correzioni, e quindi niente bando per la cessione e la riqualificazione dell’area. E, almeno per ora, niente demolizione, per la quale serviranno ulteriori settimane di attesa.

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