Urla e offese alla riunione del Pd

Urla, offese, trambusto e strepiti, il Pd litiga in casa propria e per poco non arriva alla rissa interna. Siamo alle solite fra i dem di Rovigo, che anche con una crisi istituzionale che a Rovigo ha pochi precedenti, trovano il modo e il tempo di farsi la guerra intestina.

E’ successo giovedì sera nella sede provinciale di galleria Balotta dove era in corso una riunione per definire i delegati titolati a partecipare all’assemblea per il congresso di domani. E poi alcune questioni organizzative su partecipazione ai gazebo, allestimento dei seggi e le primarie e altre cose di gestione interna. Ed è a questo punto che è scoppiato l’alterco, documentato da un video girato con un telefonino.

Prima sono volate parole grosse, poi insulti, fino ad arrivare ad un paio di “vaffa”, il tutto condito da manate sulle sedie e trambusto. A cercare di placare gli animi anche Raffaela Salmaso che ha più volte chiesto di tornare alla calma. Basiti molti iscritti arrivati in sede per assistere alle operazioni in vista del congresso, compresi alcuni giovani dem, i quali si sono chiesti se questo è un partito in grado di assumersi responsabilità di governo della città. Il problema è che il Pd polesano, per molti versi, più che un partito appare una coesione forzata di due partiti.

Lo scontro di giovedì sera, infatti, evidenzia per l’ennesima volta l’astio che separa le due grandi correnti, rendendo vani i tentativi di invocare concordia e senso di responsabilità. Invece le due maxicorrenti polesane non perdono occasione per attaccarsi e farsi sgambetti. Giovedì, nello specifico, è andata in scena l’ennesino battibecco, per poco non finito in rissa, con il consigliere regionale Graziano Azzalin che al momento di prendere la parola, è stato attaccato verbalmente. Poi un rassegnato e quasi impotente: “Basta, è ora di finirla”.

Per quel che riguarda l’assemblea del congresso, invece, ci saranno due delegati per la mozione Boccia, uno per la mozione Martina e uno per la Zingaretti.