VOCE
Bergantino
03.02.2019 - 22:33
Giovanni Rizzati
“Solo una visione a livello di territorio può portare a una politica economica vincente”. Così il sindaco di Bergantino, Giovanni Rizzati, interpellato sulla proposta della Zes, lanciata da Confindustria Venezia-Rovigo.
“Questo insegnamento - ha aggiunto il sindaco - lo abbiamo avuto con il piano d’area ‘Alto Polesine’, che il Comune di Bergantino sta portando avanti come capofila di 33 comuni altopolesani insieme alla Regione fin dal 2012, e Confindustria ha intuito la stessa esigenza. Solo un grande progetto condiviso può dare un vero impulso allo sviluppo del nostro territorio”.
Il progetto della Zona economica speciale, presentato durante l’assemblea di Confindustria lo scorso giovedì 24 gennaio dal presidente Vincenzo Marinese, ha trovato subito piena accoglienza da parte dell’amministrazione comunale bergantinese, presente in platea con il primo cittadino e il consigliere comunale Lara Chiccoli.
Anche i responsabili di alcune importanti imprese del paese rivierasco non hanno mancato l’importante appuntamento. Se, infatti, andrà in porto il piano, già sottoposto al vaglio del governo da Marinese mercoledì scorso, le aziende che decideranno di insediarsi nei 16 comuni designati della provincia di Rovigo potranno godere di una serie di agevolazioni che spaziano dalle semplificazioni burocratiche a sistemi di detassazione a regimi fiscali agevolati.
Senza dimenticare la possibilità di recuperare a scopi produttivi centinaia di ettari di aree dismesse o abbandonate, per quanto Bergantino, sede del fiorente distretto della giostra, rappresenti un’oasi felice con i suoi capannoni pressoché totalmente occupati.
“Per il Polesine è un’occasione di crescita da non perdere, che porterà vantaggi anche sui paesi non direttamente coinvolti - prosegue con enfasi Rizzati - l’iniziativa deve trovare la piena disponibilità dei sindaci altopolesani, che sono chiamati ad aderire con la massima convinzione. L’idea del piano d’area di condividere in chiave programmatica i Comuni del Polesine è una necessità confermata dalla Zes. E’ la strada giusta da percorrere”.
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