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Adria

Classici, lezione sempre attuale

La preside Silvia Polato: “E’ un invito a cercare la verità"

“Torniamo al passato, sarà un successo” ebbe a dire Giuseppe Verdi di fronte all’incalzante modernità interpretata dalla musica wagneriana.

Riecheggiando le parole del maestro di Bussetto, la dirigente scolastica del Bocchi-Galilei Silvia Polato ha salutato studenti e insegnati del classico, genitori e autorità che hanno partecipando alla “Notte nazionale del classico” ricordando che “nel corso dei secoli ogni rinascita è avvenuta attraverso la riscoperta dei classici perché in essi ritroviamo temi e riflessioni che valorizzano l’essere umano per quelle qualità e valori che meglio lo caratterizzano e che sono alla base della società e del progresso civile”.


Polato ha proseguito sottolineando che “celebrare la cultura classica è anche un modo per celebrare le istituzioni che l’hanno promossa, salvaguardata è diffusa. Quindi un pensiero va al nostro liceo classico Carlo Bocchi che è stata la prima istituzione scolastica superiore ad Adria; le sue origini risalgono al 1841 grazie al lascito del benefattore Carlo Bocchi che aveva voluto l’istituzione di una scuola superiore pubblica nella propria città. Da questo primo embrione sono poi nate le altre scuole superiori adriesi”.

I ragazzi del classico hanno chiuso l’evento salutando il numeroso pubblico con una canzone dei Modà, il cui testo è stato da loro riadattato sulla vita dei liceali. L’istituto di via Dante Alighieri si è sintonizzato con gli altri 433 licei classici sparsi per la Penisola per celebrare la quinta edizione della “Notte”, evento culturale che gode del riconoscimento del Miur e del partenariato di Rai Cultura e Rai Scuola.


La serata è stata impreziosita dalla presenza di figure di particolare rilievo nel panorama culturale locale, fra i quali il presidente della fondazione Bocchi, Antonio Giolo, l’ispettore tecnico dell’ufficio scolastico regionale Gianni Colombo, per un breve periodo preside al Bocchi, il presidente di Attive terre Alessandro Andreello e l’ex preside Antonio Gardin.

La serata ha preso avvio dalla proiezione del video che ha inaugurato la manifestazione in tutta Italia; a seguire si è svolta la lettura di brani tratti dalle opere di autori antichi, quindi i messaggi del rappresentante d’istituto Pietro Grisotto e della docente Odette Sette, referente dell’attività.

Dopo la prima tornata di laboratori, che hanno spaziato dall’analisi di antichi miti a quella di serie televisive contemporanee ricche di riferimenti classici, passando per interessanti riflessioni filosofiche, la parte centrale della serata è stata occupata dalla rappresentazione teatrale della tragedia di Euripide “Elettra” opportunamente riadattata dagli studenti.

La messa in scena ha impegnato una quarantina di ragazzi, tra scenografi, attori, costumisti, truccatori e musicisti: un bel lavoro di squadra che ha regalato al pubblico emozioni uniche.

Sulla "Voce" di martedì 5 febbraio l'articolo completo

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