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Crisi in Comune

Porte chiuse in faccia al sindaco

Bergamin apre le consultazioni coi gruppi consiliari. No di Fi e Obiettivo Rovigo.

Porte chiuse in faccia al sindaco

“Io non mollo. E adesso comincio la fase del dialogo con i gruppi consiliari”. Ma dagli alleati arrivano subito porte in faccia al sindaco. Massimo Bergamin ieri è tornato a far sentire la sua voce in pubblico ed ha dichiarato che “la nuova giunta sarà ricostituita il prima possibile. Sentirò i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, e anche i responsabili dei partiti politici con i quali il dialogo non si è mai interrotto”. Le consultazioni “saranno a 360 gradi”.

Ma il dialogo stenta a decollare, e il sindaco ieri pomeriggio ha ricevuto diverse porte chiuse in faccia, sia dalla minoranza (Lista Menon e Pd) che dalla maggioranza. Forza Italia, infatti non si presenterà all’incontro in quanto in questa fase il partito dà la priorità ai vertici politici, ritenendo, appunto, politica la crisi. Insomma il capogruppo Vani Patrese non si presenterà a palazzo senza un preventivo summit fra Piergiorgio Cortelazzo e il sindaco stesso.

E nemmeno Obiettivo Rovigo oggi parteciperà al giro di consultazioni, lasciando, di fatto, il sindaco con una maggioranza sbriciolata. La Lega invece salirà nell’ufficio del sindaco nel pomeriggio “ma solo per ascoltare”, spiegava ieri il coordinatore comunale Fabio Benetti.

Il servizio completo sulla Voce in edicola martedì 5 febbraio.

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