Giovi si fa notare dai big di Sanremo

A 50 metri dall’Ariston, il palco più ambito della canzone italiana, a Sanremo, c’è quello della “Casa Siae”, dove giovedì scorso c’è stata la semifinale del premio De André. Tra i 24 semifinalisti di questo concorso, che è tra i cinque più importanti d’Italia, c’era anche Giovi, al secolo Giovanni Guarnieri, 16 anni, studente rodigino con un talento innegabile.

Per lui il palco di Sanremo è stato “un’esperienza indimenticabile e pazzesca”. Dal pomeriggio fino a notte fonda, è passato dalla selezione al palco di “Red Alert”, il programma di Red Ronnie, ai microfoni di Radio Rai1. “Mezz’ora di intervista inaspettata - ha raccontato la giovane promessa della canzone italiana - che per me che sono timido e non sono abituato tanto a parlare è stata infinita e anche bella, perché si è tanto parlato di musica”.

Questa mattina Giovi è venuto in piazza Garibaldi, nella redazione de “La Voce di Rovigo”, per raccontare com’è andata ai microfoni di Delta Radio. Ha risposto alle domande e alle curiosità del conduttore Paolo De Grandis e ha raccontato molti dietro le quinte del mondo dello spettacolo, che ha appena cominciato a frequentare.

Quando ha stretto la mano al “big” Red Ronnie, è stato il massimo. “Mio papà - ha raccontato Giovi - era emozionato più di me quando hanno firmato la liberatoria. A un certo punto Red mi ha detto ‘sali che ti facciamo cantare un pezzo’ sono rimasto paralizzato c’era tantissima gente, tutti i posti occupati sono salito e mi hanno chiesto di spiegare il brano che ho scritto per Amnesty international sui diritti umani. Una nottata indimenticabile”.