VOCE
IL CASO
11.02.2019 - 20:35
Il pm Duò ha disposto accertamenti per valutare le cause del decesso. Il sinistro ad ottobre
Il sostituto procuratore Sabrina Duò, ha disposto degli accertamenti tecnici sulle cause della morte di Alfio Villani, decano del commercio polesano e rodigino, che è morto tra venerdì e sabato scorsi, a 100 giorni dal brutto incidente in bicicletta.
La famiglia dell’ex commerciante, che aveva 80 anni, ha incaricato l’avvocato Luca Gleria per assisterli nella ricostruzione dell’incidente, mentre il fascicolo aperto per lesioni gravissime è ora stato mutato in omicidio stradale.
Villani era subito entrato in coma il 26 ottobre scorso mente, quando dopo lo schianto contro una Ford Fiesta, tra via Irma Bandiera e via Bruno Buozzi, nel quartiere San Bortolo, era caduto e aveva sbattuto la testa.
I soccorsi erano stati tempestivi e l’uomo era stato subito trasportato all’ospedale di Rovigo. Da qui un lungo ricovero, durato circa tre mesi e mezzo. Sembrava che potesse essere in ripresa, ma nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 febbraio Alfio ha esalato l’ultimo respiro.
Villani, lascia la moglie Michelina e i figli Luca, Nicoletta e Tiziana. Prima della pensione fu il volto storico del Magazzinone che, in via Mure Ospedale, era un punto di riferimento per chi cercava capi di abbigliamento di qualità. Conobbe, affiancato dall’inseparabile moglie, gli anni del boom economico e, tra il 1980 e il 1990, allargò ulteriormente la sua attività aprendo un altro negozio di abbigliamento in città e un altro ancora ad Adria.
Secondo quanto si era appreso, quella mattina l’uomo aveva comprato il giornale, poi era andato a prendere qualcosa da cucinare per il pranzo.
Aveva inforcato la sua bicicletta e, allo stop all’incrocio tra via Bruno Buozzi e via Irma Bandiera, nel quartiere San Bortolo, il terribile incidente. L’uomo si era scontrato con un’automobile, una Ford Fiesta blu vecchio modello, che era guidata da un uomo di 91 anni di Rovigo. L’incidente era avvenuto poco dopo mezzogiorno di quel venerdì mattina. L’80enne era stato sbalzato a terra e aveva sbattuto violentemente la testa e il viso. Sul luogo dello schianto c’era una pozza di sangue.
La salma si trova ora all’obitorio dell’ospedale di Rovigo e non si conosce ancora la data dei funerali.
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