"L'ha ucciso a coltellate e poi ha tentato il suicidio". Colluttazione e omicidio in casa
Porto Tolle
14/02/2019 - 19:57
All’Ipsia “Colombo” di Porto Tolle si è parlato di gioco d’azzardo. La professoressa Armanda Tosato dell’Ipsia di Porto Tolle ha organizzato, nella giornata di mercoledì scorso, un incontro con la dottoressa Caterina Forza dell’Ulss 5 polesana e la classe prima D del corso “Pesca commerciale e produzioni ittiche” per incrementare la conoscenza dei ragazzi in merito alle caratteristiche tipiche delle attività del gioco d’azzardo, fornendo loro una prospettiva più critica e realistica sulle possibilità di vincita e creare una certa sensibilizzazione sui costi personali, familiari e sociali legati al gioco d’azzardo.
Non a caso l’Oms ha definito il gioco d’azzardo patologico un problema di salute pubblica che necessita di adeguati interventi di prevenzione e trattamento. “Erroneamente si pensa che poiché il gioco d’azzardo è vietato ai minori di 18 anni, i ragazzi non abbiano problemi di questo tipo - dice la scuola in una nota - Circa 600mila minorenni hanno giocato d’azzardo nell’ultimo anno. Molti studi dimostrano come i giovani, più degli adulti, mostrino la propensione ad accettare il rischio e come abbiano maggiori possibilità di coinvolgersi in attività illecite per procurarsi il denaro utilizzato per il gioco d’azzardo, e di sviluppare una dipendenza da esso”.
L’azzardo è un’industria che non conosce crisi: “Siamo al primo posto in Europa e ai primi posti nel mondo per giocato”.
L’incontro di circa tre ore si è articolato con la proiezione di un filmato “Il Caso, Lucky,non si può influenzare”, seguito da una discussione e da attività interattive quali giochi e role playing, condotte dalla stessa dottoressa Forza alle quali i ragazzi e le ragazze hanno partecipato con interesse ed entusiasmo, intervenendo attivamente.
L’incontro è la dimostrazione di come l’istituto sia sempre stato sensibile e interessato ai comportamenti a rischio per la salute dei giovani e come sia sempre in prima linea coinvolgendo attivamente i propri iscritti dando attenzione ad un fenomeno spesso sottostimato.
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