Confapi, una rinascita fantasma

Un’assemblea fantasma. O quasi. Perché non solo di movimento - nella nuova sede di viale Oroboni 21/D - ieri mattina davvero non se ne è visto. Ma soprattutto perché a riunione finita (a questo punto bisognerebbe aggiungere, sempre che ci sia stata) è stato impossibile ottenere almeno il nome del nuovo presidente, che - dicono - sia stato eletto dai soci della Confapi Polesana per raccogliere il testimone del commissario Pier Orlando Roccato, inviato da Venezia dopo l’uscita di scena, con relativo commissariamento - di Alessandro Duò, nel novembre scorso.

Tutto rinviato a lunedì, quando - fanno sapere dall’Apindustria di Venezia che in questi quattro mesi ha retto le redini dell’associazione in Polesine - sarà svelato il nome del nuovo presidente. Rinviata, invece - ed è l’unica cosa che trapela - la nomina del nuovo direttivo: probabilmente una nuova assemblea sarà convocata alla volta della prossima settimana. Ma non c’è nulla di certo.

Eppure, se ieri mattina davvero si fossero mobilitati i 180 iscritti che la Confapi di Rovigo dice di avere, qualcosa, in viale Oroboni, si sarebbe dovuto vedere. Anche perché la sede, diciamolo, non è certo immensa. E centottanta persone non sono proprio poche. E allora, viene da chiedersi, chi abbia davvero partecipato a questa assemblea.