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L'inchiesta

L’ecatombe delle vetrine

Centinai di negozi chiusi in tutto il Polesine, il commercio è a un bivio

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I numeri sono quelli di una ecatombe commerciale. Vetrine chiuse, saracinesche abbassate, cartelli con la scritta vendesi e affittasi su tanti negozi. E’ la fotografia di quello che succede in tanti centri polesani.

Basta farsi un giro nelle principali vie dei Comuni polesani per rendersi conto che in molti casi le vie dello shopping sono diventate dello shopping che fu. A Rovigo nel solo centro storico si contano cento negozi chiusi e sfitti. Ad Adria in pochi anni un negozio su tre ha abbassato definitivamente le serrande. A Badia e Lendinara le attività commerciali che hanno alzato bandiera bianca sono decine. va un po’ meglio a Occhiobello, dove però non manca chi si è arreso ai colpi di una crisi che sconta una demografia in calo e una ricchezza media in regressione.

Tornando a Rovigo i numeri sono da brividi solo restando al Corso del Popolo e alle principali piazze del centro storico, la stessa musica ad Adria. La fuga dai centri storici, insomma, è generale, e il mondo del commercio.

Il resto dell'inchiesta sulla Voce in edicola il 18 febbraio.

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