Addio all’ottico Bacchetti papà del rugbista Andrea

Rovigo si è svegliata sconvolta. La notizia della morte di Bruno Bacchetti tra la notte di martedì 26 e l'alba del 27 febbraio ha lasciato tutti con un vuoto enorme in città.

Titolare dell'ottico in via X Luglio era il papà del noto rubista Andrea Bacchetti, titolare nelle Fiamme Oro rugby.

Il malore è stato improvviso, nella notte tra martedì e ieri. I vicini di casa, in viale Trieste, dove Bruno abitava, hanno dato subito l’allarme al Suem e alla polizia di stato. Purtroppo quando i medici sono giunti nella casa dell’ottico non c’era più nulla da fare. E’ probabile che il commerciante sia morto sul colpo.

Nessuno poteva immaginare una fine del genere, visto che Bruno era sempre stato uno sportivo, campione di pallavolo e non aveva mai avuto grandi problemi di salute.

Lo si vedeva sempre in giro in centro, la sua seconda casa, sorridente e cordiale con tutti. Bacchetti aveva giocato a pallavolo in serie D nella squadra chiamata Cabar con Renato Borgato. Gli amici lo chiamavano “il feroce”, per la sua potenza di gioco. “Era uno sportivo fortissimo. Era il mio fratellino - ricorda il politico Renato Borgato - Proprio ieri ero andato a prendere un caffé con lui e mi aveva ricordato un’alzata rovesciata e la sua schiacciata da due metri. Era schiacciatore centrale e per un periodo ha giocato anche in serie B con la Pagnin di Padova”. Renato è rimasto sconcertato dalla notizia: “Ieri sono andato nella palestra Tintoretto, dove ci allenavamo, eravamo tutti per uno e uno per tutti. Bruno ci teneva e andava ancora in palestra”.

Ancora non sono stati fissati i funerali.