Adria
27.02.2019 - 18:46
Il consiglio comunale convocato per giovedì 28 febbraio alle 20.15 nell’aula Cesare Zen di palazzo Tassoni si infiamma ancora prima di iniziare.
Uno dei punti all’ordine del giorno, il terzo per la precisazione, prevede l’illustrazione del documento del sindaco sul piano degli interventi in relazione alle norme per il governo del territorio e del paesaggio. Dunque, un intervento che inciderà in maniera decisiva sul futuro urbanistico della città e dell’intero territorio comunale.
E proprio su questo argomento il capogruppo del Lega Paolo Baruffaldi, oltretutto esperto in maniera come professionista, parte subito all’attacco.
“La discussione dei documenti preliminari alla stesura del nuovo Piano degli interventi, in pratica il nuovo Piano regolatore, del comune di Adria - spiega - quali le disposizioni per il consumo del suolo, l’approvazione del documento del sindaco e la determinazione dei criteri per il calcolo del contributo straordinario di perequazione sono senza dubbio un passaggio importante per il futuro della nostra città e delle frazioni dal punto di vista dello sviluppo urbanistico”.
“Come ribadito nella riunione svoltasi il 21 febbraio in sede di prima commissione consiliare - ricorda - abbiamo sollevato insieme alle altre forze di opposizione, numerose perplessità sull’approccio con cui l’amministrazione Barbierato sta sviluppando il tema. E doveroso premettere che l’edilizia risulta il principale volano dell’economia cittadina, sia per volume d’affari che per numero di persone coinvolte come ad esempio ditte artigiane, imprese edili e impiantistiche, professionisti, rivenditori di materiale, agenzie immobiliari”.
“A nostro modo di vedere le cose - evidenza Baruffaldi - il Piano degli interventi deve avere l’obiettivo primario di agevolare il settore, rilanciandolo dopo la pesante crisi che ci vede affossati da oltre 10 anni, pertanto si tratta dell’unico modo di ridare respiro all’edilizia è di incentivare ad investire nel nostro territorio, agevolando e promuovendo gli interventi edilizi ad Adria di nuove costruzioni e ristrutturazioni edilizie”.
Ed ecco il nocciolo del problema. “Le norme redatte dall’amministrazione – secondo l’esponente del Carroccio - cozzano con questo principio, nella maggior parte nel calcolo della perequazione che i proprietari e gli investitori dovranno versare al comune per rendere edificabili i propri terreni. Se da una parte troviamo giusto contrastare qualsiasi forma di speculazione edilizia, dall’altra solo incentivando e rendendo appetibile investire ad Adria potremo rilanciare il settore dell’edilizia. In concreto abbiamo sollevato il fatto che per il calcolo del valore del terreno edificabile le tabelle Imu/Tasi risultino caratterizzate da valori troppo elevati perché aggiornate al periodo pre-crisi, in molti casi superiori ai reali valori di mercato dei terreni che nel tempo si sono svalutati".
Aggiunge Baruffaldi: "Ricordando che il contributo di perequazione risulta calcolato nel 50% della differenza tra il valore del terreno agricolo e quello edificabile, se l’importo finale è elevato, anche lo stesso valore di perequazione scaturirà elevato. Si è calcolato che per rendere edificabile un terreno di due ettari, pari ad una piccola lottizzazione, ivi compresi gli spazi verdi, i parcheggi e le strade di lottizzazione, con questo sistema il valore di perequazione supererà ampiamente i 500mila euro, con il rischio effettivo che l’investitore rinunci oppure trasferisca questo maggior costo sul valore di vendita, aggravando di oneri i cittadini che vorranno acquisire gli immobili”.
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