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Immigrazione

Taglio netto al business dei profughi

Calerà il contributo per ciascun migrante, da 35 a 19 euro. Le cooperative riducono personale e budget

Taglio netto al business dei profughi

Un anno fa i profughi in Polesine erano quasi 800. Ora i richiedenti asilo accolti nelle varie strutture sparse sul territorio provinciale sono circa 300.

Una drastica riduzione seguita alle politiche nazionali che hanno drasticamente diminuito il numero degli sbarchi sulle coste italiane, e di conseguenza l’esigenza di ricollocare i profughi nei vari Comuni della Penisola.

E’ la prefettura di Rovigo a far sapere che i migranti ospitati in Polesine ora sono circa 300. E con la chiusura dei porti decisa dal ministro Salvini il loro numero è destinato ad assottigliarsi ulteriormente.

Il calo dei richiedenti asilo comporta, anche un ridimensionamento del business dell’accoglienza. Il giro di soldi che gravita attorno alla gestione dell’immigrazione, infatti, è già stato abbattuto dal calo stesso degli sbarchi e delle presenze. E scenderà ancora quando partiranno i nuovi bandi per l’accoglienza, che prevedono una diminuzione dei contributi erogati da ministero e Ue per ciascun migrate accolto in Italia. Attualmente è ancora in vigore la regola dei 35 euro per richiedente asilo, nei prossimi mesi la somma scenderà a 19 euro. In pratica per ogni straniero accolto nei centri gestiti dalle cooperative ci saranno 16 euro in meno. E sono proprio le cooperative a risentire del taglio che subirà questo business, che per alcuni anni ha fatto girare posti di lavoro ed euro.

Fra le cooperative che in Polesine hanno seguito, senza sbavature, il più alto numero di migranti nel corso degli ultimi anni c’è la Porto Alegre, che negli ultimi 6-8 mesi ha dovuto ridurre di una quindicina di operatori l’organico posto a servizio delle varie attività di mediazione culturale, servizi di accoglienza, corsi.

Trecento, quindi, i richiedenti asilo ancora presenti in polesine, una cinquantina accolti all’ostello Canalbianco di Arquà Polesine, altrettanti, circa, a Frassinelle e Cavanella di Adria, una settantina a Rovigo. Queste le strutture che nel corso del tempo hanno ospitato i contingenti più numerosi in Polesine. Oltre un anno fa i migranti accolti erano 800.

Il bando della prefettura per l’accoglienza, attivato qualche anno fa, aveva fissato il tetto dell’accoglienza proprio a 800 ospiti. Il prossimo dovrebbe entrare in vigore nei prossimi mesi, a ridosso dell’estate. Saranno sicuramente meno le cooperative e le strutture private che chiederanno di partecipare, il progressivo calo di sbarchi, infatti, riduce al minimo il business.

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