VOCE
Ambiente
27.02.2019 - 18:34
I cittadini tremano. C’è il rischio che cromo, nichel, piombo e cloruro siano finiti sulle strade polesane. Sono state sparse addirittura 8500 tonnellate di ceneri pesanti sulle capezzagne tra Trecenta e Giacciano con Baruchella.
Due aziende della provincia di Verona sono accusate di ricevere, trasportare e gestire abusivamente quantitativi ingenti di rifiuti. Questi veleni, poi, sarebbero stati utilizzati per realizzare strade di campagna, in diverse località di Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia.
L’inchiesta è cominciata tre anni fa proprio dal Polesine, per poi espandersi a macchia d’olio e coinvolgere altre regioni. Secondo le carte della Dda, 8632 tonnellate di “concrete green” sarebbero finite sulle campagne dell’Alto Polesine.
Ma non solo, a tremare sono altri cittadini. Le carte della Dda sono arrivate in 19 municipi del Polesine, tanti comuni, ora, stanno pensando di costituirsi parte civile.
Tra i più combattivi c’è sicuramente Trecenta. Questa la posizione del sindaco Antonio Laruccia: “Si evidenzia che l’udienza preliminare è stata fissata per il 20 marzo, è possibile la costituzione di parte civile - scrive il primo cittadino - ciò premesso, richiediamo a questi enti di esprimersi ai fini della sottoscrizione di una convenzione, per nominare un difensore che possa curare gli interessi, oltre che di Trecenta, di tutte le altre amministrazioni coinvolte. Inoltre, il comune di Trecenta resta disponibile ad assumere la veste di capofila”.
Canaro incrocia le dite, perché probabilmente il pericolo è già scampato. Il sindaco Nicola Garbellini, infatti, sulla vicenda afferma: “Abbiamo ricevuto la comunicazione dell’udienza preliminare. Stiamo facendo le verifiche del caso, ma dai primi controlli effettuati sembra che questo tipo di asfalto non sia stato utilizzato a Canaro, ma su un’altra lottizzazione che però, fortunatamente, deve ancora essere completata. Rimaniamo sempre vigili su possibili lesioni ambientali che abbiano ricadute sulla cittadinanza, ma, ripeto, l’inizio della verifica è piuttosto positivo e speriamo che l’asfalto nocivo non sia a Canaro” dichiara Garbellini.
Sotto la lente di ingrandimento dell’Antimafia, è finita la sospetta attività di due aziende di Cerea. Sull’argomento esprime alcune considerazioni il sindaco di Giacciano con Baruchella: “Il nostro comune ha ricevuto un’informativa un paio di mesi fa - afferma Natale Pigaiani - ci costituiremo parte civile se queste aziende hanno fatto qualcosa contro il territorio. La nostra attenzione verso l’ambiente rimane sempre alta, non tolleriamo queste cose, se qualcuno ha utilizzato del materiale inquinante per realizzare le strade dovrà pagare”.
Anche in municipio a Stienta sono arrivate le carte: “È arrivato poco fa l’avviso di fissazione della prima udienza - dice il sindaco Enrico Ferrarese - stiamo valutando la situazione, come credo anche tutti gli altri comuni, in modo da vederci chiaro e in modo da poter, se si dovrà, tutelare i nostri territori e gli interessi delle nostre comunità di fronte a questo rischio ambientale” afferma il primo cittadino.
Sulla "Voce" di giovedì 28 febbraio l'articolo completo.
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