Cerca

I nuovi pensionati

“Quota cento è la mia salvezza”

Un marchigiano residente a Rovigo racconta la sua storia: “Sono disoccupato, è un’opportunità da non perdere”.

“Quota cento è la mia salvezza”

 L’esercito della “Quota cento” è pronto a sbarcare. Ma lo fa in punta di piedi o, meglio, in silenzio. Nel vero e proprio senso del termine: nessun futuro pensionato vuole parlare. O, se lo fa, preferisce farlo nel completo anonimato.

Una stranezza, considerando che andare in pensione rappresenta in realtà una bella svolta per quanto riguarda la qualità della vita. A patto che ci sia il requisito minimo dei 62 anni di età e dei 38 di lavoro. Anche se c’è una riduzione della pensione.

Per qualcuno, però, “Quota cento” è una vera salvezza. E’ il caso di marchigiano che ora vive a Rovigo, dopo aver girato l’Italia in lungo e in largo, sempre come operaio, sia nel settore dell’edilizia, sia in quello metalmeccanico.

“Avevo già maturato quasi 42 anni di contributi, ma dal maggio del 2018 sono rimasto senza lavoro”, dice il 61enne che ad aprile compirà i fatidici 62 anni. La sua è una storia che avrà il lieto fine. Per lui, che ormai stava perdendo le speranze di andare in pensione presto, nonostante i numerosi anni di contribuzione.

Una prospettiva che sarebbe stata drammatica per lui che, dal maggio scorso, non riusciva a trovare più lavoro. “Non avevo, e non ho, nemmeno la disoccupazione - continua - troppi mesi senza stipendio. Sto spendendo tutti i miei risparmi. Non so fino a quando potevo continuare”. Anche perché, separato, vive da solo. Senza l’aiuto di altri.

Il servizio completo sulla Voce in edicola martedì 5 marzo.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400