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“Livello dei servizi abbassato carichi di lavoro insopportabili”

La casa di riposo è sempre nell'occhio del ciclone. Tensione in Fratelli d’Italia. Furlanetto: “Niente ‘protezione’ alla Passadore”

“Livello dei servizi abbassato carichi di lavoro insopportabili”

Tensione in Fratelli d’Italia. Furlanetto: “Niente ‘protezione’ alla Passadore”

Il livello dei servizi offerto agli ospiti della casa di riposo si è fortemente abbassato negli ultimi due anni a causa della riorganizzazione del lavoro che ha portato a un taglio di 30mila ore e una trentina di operatori socio sanitari in meno.

E’ questo il messaggio più preoccupante emerso nell’assemblea pubblica dell’altra sera promossa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle tensioni in corso in riviera Sant’Andrea. Numerosa la partecipazione dei lavoratori che in coro, come allo stadio, hanno lanciato il loro grido di disperazione nel dire che “la qualità dei servizi è peggiorata rispetto a prima, noi non ce la facciamo più a sopportare certi ritmi di lavoro”. Ritmi imposti in maniera unilaterale dalla dirigenza stracciando accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali, dirigenza che porta avanti una strategia voluta dalla presidente Sandra Passadore con il sostegno dei due consiglieri del cda Lorenzo Bertaglia e Sandro Bisco, mentre gli altri due consiglieri Sabrina Visentini e Simone Mori, hanno espresso in tutte le maniere la loro contrarietà, anche votando contro il bilancio.

Atteggiamento stigmatizzato dalla presidente in una recente nota dicendo che “tutti i consiglieri dovrebbero fornire un apporto costruttivo per il miglioramento dei servizi, ma finora da parte in particolare della Visentini si registrano azioni finalizzate a ostacolare il normale svolgimento dell'attività amministrativa, se non a gettare discredito sull'ente”. Parole in netto contrasto con quanto affermato da Visentini e Mori che pubblicamente hanno dichiarato di “essere derisi e talvolta umiliati nelle riunioni quando chiedono informazioni e spiegazioni come è nel loro diritto e dovere”. Tuttavia si registra un passo indietro della presidente: qualche settimana fa aveva relegato i due in minoranza, adesso preferisce dire che “nel cda non vi è una maggioranza e una minoranza”. In effetti Visentini e Mori preferiscono definirsi non-allineati alle decisioni della presidente.

In attesa di conoscere l’esito del consiglio comunale di ieri sera, scoppia il “caso Passadore” destinato a scuotere Fratelli d’Italia, partito nel quale si è da poco accasata la presidente. Chiamata direttamente in causa, la consigliera comunale e coordinatrice della sezione locale, Giorgia Furlanetto ha dichiarato di “aver appreso dalla stampa dell’ingresso di Passadore in FdI, tuttavia nel suo ruolo di consigliere non darà nessuna ‘protezione’ né tecnica né politica alla Passadore se proseguirà su questa strada”. Posizione contraria da quanto affermato dai vertici provinciali del partito in accordo con il regionale. A questo punto appare chiaro che in Fratelli d’Italia c’è una donna di troppo.

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