La mega sala slot fa discutere

Don Mario, sacerdote della parrocchia di Santa Sofia, a Canaro, ha deciso di sfrattare tutte le macchinette dal bar dell’Acli perché “rovinano le famiglie e anche perché la salute è più importante dell’incasso”. E invece Rovigo, che fino a un anno fa con l’ex sindaco Massimo Bergamin e la polizia locale, aveva giurato guerra alle videolotteries e al gioco d’azzardo, è un fiorire di Vlt.

L’ultima ha appena sistemato una enorme insegna che campeggia dove prima c’era una concessionaria d’auto. Si chiama Bilionaire e si trova in viale del Lavoro, in zona industriale. Il permesso di costruire, è stato rilasciato a un’impresa cinese per adeguare un capannone a sala da gioco. Lo ha firmato il dirigente dell’Urbanistica Christian Scalabrin il 7 febbraio scorso in favore dell’impresa cinese Billionaire 888 di Xufen Wu & C. Quest’ultimo è il conduttore dell’affitto stipulato con il proprietario del capannone, “La ogni pratica” di Venezia.

Il capannone si trova in viale del Lavoro 14, e il Comune ha dato l’ok per il cambio di destinazione d’uso in sala Vlt e sala scommesse. Una determina incoerente con le premesse, visto che Bergamin aveva a più riprese dichiarato la sua avversione per il gioco d’azzardo e con il Comune aveva ingaggiato una lotta, vincendola, con la sala Vlt di viale Tre Martiri, subito dopo la rotonda chiamata Stoppa.

Il servizio completo sulla Voce di Rovigo domani, 10 marzo