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Memoria

Il sacrario tornerà a splendere

La Regione ha stanziato un contributo di 350mila euro per la sistemazione dell’ossario di Rovigo: il primo costruito in Italia, ma abbandonato dal 1993.

Trecentocinquantamila euro per sistemare il sacrario militare di Rovigo, che da troppo tempo cade a pezzi. E’ lo stanziamento deliberato dalla Regione Veneto, nell’ambito della riprogrammazione delle economie derivanti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione e destinato dalla giunta veneta a una serie di opere di restauro, recupero e conservazione di beni storici legati al primo conflitto mondiale.

Un pacchetto di interventi da 1,2 milioni di euro complessivi, di cui oltre mezzo milione dedicato proprio al Polesine, compresi i 350mila euro per l’ossario militare del capoluogo.

Quello di Rovigo, del resto, è stato il primo sacrario militare eretto in Italia. Custodisce le spoglie di 804 soldati: 589 italiani, 215 austroungarici, a cui aggiungere anche una crocerossina, suor Giuseppina Vasoin.

Eppure, l’ossario di viale Oroboni per decenni è stato dimenticato. Abbandonato a se stesso, a marcire. Tanto che ormai cade a pezzi. E’ dal 1993 che al suo interno non si celebrano più né messe né celebrazioni. E vani sono stati, negli ultimi anni, gli appelli - arrivati da più parti - per sistemare e recuperare quel sito, all’interno del cimitero comunale, che fa parte della nostra storia. Ora, finalmente, qualcosa sta per cambiare.

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