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Il caso

I politici dormono, arrivano i polli

Insediamento autorizzato dall’ex dirigente comunale senza bisogno dell’ok della giunta: non si può più fermare. Una grana per il prossimo sindaco.

I politici dormono, arrivano i polli

Quarantamila polli arrivano alle porte della città senza che nessuno se ne accorga. E’ quello che è successo, di fatto, con il maxiallevamento che una ditta padovana sta costruendo tra Boara e Mardimago: due capannoni, per 6mila metri quadrati complessivi, in cui troveranno casa decine di migliaia di polli allevati a terra.

Ma com’è potuto succedere? Per capirlo bisogna tornare indietro di quasi un anno: era l’aprile scorso quando l’allora dirigente del settore urbanistica del Comune, Giampaolo Ferlin, ha firmato il permesso di costruire richiesto dalla ditta proponente. Non serve l’ok della giunta e del consiglio, né la valutazione d’impatto ambientale.

E a nessuno salta in mente di informare l’assessore di riferimento, all’epoca Federica Moretti. Che quando, ad ottobre, in paese cresce la preoccupazione per l’avvio del cantiere, letteralmente cade dalle nuvole.

Ma ormai è fatta: l’allevamento non si può più fermare. E la grana è tutta per il prossimo sindaco, che dovrà gestire la situazione.

Con un’avvertenza: “E’ ora di riaprire il tavolo con le aziende private, per arrivare finalmente a realizzare la famosa bretella: le aziende esistenti in zona dovranno compartecipare alla spesa”, dice l’ex assessore Andrea Bimbatti.

Il servizio completo sulla Voce in edicola lunedì 11 marzo.

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