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ex ospedale maddalena

La Commenda si tiene il suo mostro

Tutti gli altri Comuni in graduatoria stanno ricevendo i finanziamenti tranne noi

La Commenda si tiene il suo mostro

Tutti gli altri Comuni in graduatoria stanno ricevendo i finanziamenti tranne noi

"Nessun problema, ora che c’è la Lega al Governo vedrete come sistemiamo subito l’ex ospedale Maddalena". Si diceva così, non troppo tempo fa, sul futuro dell’immobile abbandonato al degrado, il gigante vecchio nosocomio circondato da un immenso parco semichiuso, che domina il quartiere Commenda. E che, visto il suo stato, preoccupa e fa arrabbiare gli abitanti del quartiere che avevano a lungo sperato che quel bando ministeriale avrebbe ridato vita all'immobile e liberato la zona dal degrado. Invece nulla da fare. I ritardi nella presentazione della progettazione, cambiata due volte a causa delle discussioni insorte con i privati proprietari dell’immobile, hanno portato ancora più in basso - già eravamo stati classificati al 112° posto su 120 progetti presentati - nella lista dei progetti finanziati con il bando periferie dallo stato centrale.

Oggi, oltre ai primi venti progetti della graduatoria che erano stati subito finanziati, stanno cominciando a vedere l’avvio anche gli altri in graduatoria. Tutti, o quasi, tranne noi. Al momento, infatti, dopo uno stop dei finanziamenti con il cambio del Governo e l’intervento deciso dell'Anci - riuscito - per l’inversione di rotta, gli altri Comuni stanno ricevendo le nuove convenzioni da firmare, ma Rovigo no. Che fine ha fatto il nostro progetto?

L’ultima puntata di questa incredibile odissea per la riqualificazione dell’ex ospedale vedeva il Comune di Rovigo impegnato a mandare a Roma una richiesta di rimodulazione del progetto iniziale. Secondo la rimodulazione proposta il Comune comprava l’immobile ai privati con parte dei soldi del bando, eliminando quindi la partecipazione degli stessi al progetto che non avrebbe più visto la riqualificazione, in capo ai privati, di quattro altri immobili comunali dati in concessione in cambio della cessione del Maddalena. La necessità del Comune di comprare l’immobile nasceva dall’impossibilità dei privati di estinguere l’ipoteca sullo stesso e poterlo quindi cedere “pulito” al Comune. Dovendo usare parte dei soldi del finanziamento per comprare l’immobile, però, il finanziamento a disposizione per la riqualificazione sarebbe diminuiti e così, nella rimodulazione, si prevedeva la sistemazione dell’ex Maddalena senza l’ultimo piano, lasciato al grezzo. E qui si interrompe la storia. Dopo l’invio della richiesta di rimodulazione a Roma non se ne è più saputo nulla. E si poteva pensare che la vicenda del bando periferie fosse momentaneamente bloccata per tutti.

Ma oggi sorge un dubbio: perché gli altri Comuni stanno cominciando a ricevere le nuove convenzioni e i soldi, mentre da noi tutto tace? Perché i ritardi nella presentazione del progetto hanno gettato Rovigo a margine degli altri progetti, ultimo tra gli ultimi, quasi dimenticato. La richiesta di rimodulazione del capoluogo, un progetto del valore di 13 milioni e mezzo di euro, è bloccato sul tavolo del nucleo di valutazione. Un organismo che doveva dare l’ok e che non l’ha mai dato. Ma a quanto pare non è solo il nucleo di valutazione ad essersene dimenticato. Anche per gli uffici comunali non sembra essere una priorità visto che al subcommissario con delega all’urbanistica non è neppure stato detto che la città ha in ballo un progetto da oltre 13 milioni di euro. Eppure, di progetti così importanti, almeno economicamente parlando, al non ce ne sono sicuramente altri.

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