VOCE
Badia Polesine
12.03.2019 - 19:30
Continuano le trattative tra Badia Polesine e San Benedetto Po per il momentaneo trasferimento dell’Ultima cena del Bonsignori. La possibilità di riportare la tela ora custodita all’interno del museo Baruffaldi nel luogo per la quale era stato inizialmente pensata, per un determinato periodo, sembra assumere contorni sempre più definiti. Di recente, i primi cittadini dei due comuni si sono confrontati nella sede municipale badiese. Il possibile trasferimento della tela pare abbia suscitato pareri positivi da entrambe le parti.
“San Benedetto Po ci ha mandato il proprio progetto - fa sapere il sindaco Giovanni Rossi - mentre a noi è stato chiesto di abbozzare una stima dell’operazione. In questi giorni abbiamo ultimato il preventivo per il trasferimento della tela del Bonsignori ed ora lo faremo avere al Comune mantovano, che deciderà sul da farsi”. Come precisato da Rossi sin dall’inizio del progetto di prestito, l’eventuale trasferimento della tela sarebbe un’operazione a carico dell’amministrazione lombarda che, per il momento, sembra comunque d’accordo nell’accettare il compromesso e nell’ospitare la tela fino a che non saranno terminati i lavori al museo cittadino. Un’operazione in ogni caso tutt’altro che semplice da realizzare, dato che si dovrebbe andare a creare un passaggio attraverso un muro del museo per far passare il dipinto senza che quest’ultimo venga danneggiato. Aspetto a cui va aggiunta la logistica relativa alla “liberazione” del Cenacolo e del suo trasporto fino al Comune mantovano. “Sono del parere che l’arte sia fatta per essere vista - commenta il primo cittadino - dunque ritengo che sia meglio che l’opera venga esposta piuttosto che rimanga chiusa nel cantiere del museo”.
Il Comune di San Benedetto Po ha da qualche mese manifestato l’interesse ad avere in prestito l’Ultima Cena, in occasione di una mostra organizzata nel comune nel corso del 2019. Qualora il progetto andasse a buon fine, si darebbe l’opportunità ad altre persone di ammirare la maestosa tela, oggi imballata all’interno del museo per evitare che venga in qualche modo danneggiata. Senza dimenticare che a San Benedetto Po si trova l'abbazia di San Benedetto in Polirone, luogo a cui il dipinto era stato destinato in origine.
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