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Da Re: “Con Fi? Tutto è possibile”

Si muove anche Fdi, pronta ad arruolare Sguotti e Mattia Moretto, pronto al salto dal Pd

Da Re: “Con Fi? Tutto è possibile”

Si muove anche Fdi, pronta ad arruolare Sguotti e Mattia Moretto, pronto al salto dal Pd

Fasi di studio. A destra e a sinistra i partiti politici sono in stallo tattico, non fermi, ma nemmeno allo sbaraglio.

Al momento la parola d’ordine è “Rimanere coperti”, e tenere i possibili candidati per le elezioni comunali al riparo delle trincee. L’attacco poi sarà sferrato all’ultimo momento, quando gli avversari avranno scoperto il proprio gioco.

I primi nomi, sia dall’area di centrodestra, che da quella di centrosinistra, sono stati già gettati nella mischia elettorale, nomi pronti per essere bruciati, da mettere su un girarrosto a fuoco veloce.

Nel centrodestra, intanto si fanno le prove di coalizione. E mentre, in casa Lega, il commissario Corazzari sostiene che il Carroccio andrà da solo, il commissario regionale della Lega, Toni Da Re rimette la palla al centro: “Dobbiamo ancora decidere, a fine settimana mi vedrò con i militanti e i vertici del partito polesano per prendere una strada. Presto ci incontreremo anche con i vertici degli altri partiti del centrodestra”. Alleanza ancora possibile, addirittura probabile secondo i più “scafati”. E Bartolomeo Amidei, di Fratelli d’Italia, ammette serenamente che “il nostro primo interlocutore è la Lega. Siamo pronti ad una coalizione di centrodestra, magari con una nostra lista di candidati. Ma non ci fa paura nemmeno la corsa solitaria. Entro la settimana ci vedremo con i responsabili del Carroccio”. Fdi è in pieno lavorio per la definizione di una lista che potrebbe vedere ai primi posti fra le caselle dei candidati consiglieri Giacomo Sguotti. E qualcuno sussurra che pure Mattia Moretto, ex consigliere nelle liste del Pd, potrebbe emigrare nel partito di Giorgia Meloni, facendo così un bel salto di schieramento. Forza Italia, invece, continua a lavorare sotto traccia, in attesa di un confronto con Da Re.

Nel Pd, invece, poche mosse e molti veti incrociati, mescolati ai veleni di chi non aspetta altro che bruciare nomi e candidati.

La ricerca di una coalizione ampia dal centro alla sinistra richiede ancora tempo. E sembrano tatticismi per allungare le trattative quelli di gettare nell’arena nomi con poche possibilità di incontrare un appoggio vasto, ad esempio le proposte di Gabriele Frigato o Federico Saccardin, che non riescono a scaldare i cuori dem. Ma nel Pd al momento la partita è ancora sulla strategia da prendere: una lista che rappresenti tutto il partito, con un credibile candidato sindaco? Oppure una diaspora politica con liste civiche, raggruppamenti personalistici e appoggi occulti ad altri candidati? Il Forum guidato da Federico Saccardin, inoltre, riunitosi ieri fa sapere di voler concorrere “una convergenza ampia su un progetto comune che rilanci il ruolo della città”, e avvia “la ricerca delle disponibilità tra i propri aderenti dando tempo sino al 23 marzo per segnalare la propria disponibilità a candidarsi e verificare se vi sono proposte da sottoporre all’attenzione”.

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