“Stuprata mentre sta male” l’amico affronterà il processo

I fatti risalgono al dicembre del 2016 e si sarebbero verificati nelle campagne circostanti a Rovigo. Una donna, sulla cinquantina, sarebbe stata stuprata da un 40enne che si trovava in compagnia con lei. Una vicenda, così come ricostruita dal capo di imputazione, davvero squallida, per le modalità con le quali, chiaramente secondo questa ipotesi, sarebbe maturata.

Il gruppetto, infatti, si sarebbe trovato fuori per la serata. La donna, a un certo punto, si sarebbe sentita male, complice la assunzione di alcool e medicinali. L’amico 40enne ne avrebbe approfittato: prima si sarebbe offerto di accompagnarla a casa, poi, però, fermatosi perché la donna doveva vomitare, proprio a causa del proprio malessere, avrebbe compiuto una azione ai limiti dell’impensabile.

Mentre, infatti, la vittima si trovava riversa sul sedile posteriore della vettura, vomitando, le avrebbe abbassato i pantaloni e la avrebbe stuprata, terminando la violenza costringendola a un rapporto orale. Nella mattinata di mercoledì 13 marzo, al termine dell’udienza preliminare, è arrivato il rinvio a giudizio.

A difendere l’imputato da una accusa estremamente pesante, sia ai sensi del Codice, sia per la descrizione dei fatti, l’avvocato Ivan Agnesini, che conta, nel corso del dibattimento di avere gli elementi per fare emergere la realtà dei fatti, che sarebbe diversa dalla ricostruzione accusatoria.