Una storia di faraonici flop

Fra i temi caldi dell'Urbanistica a Rovigo ci sono anche la situazione, le prospettive e lo stato dell’arte dei molti Piruea attivati una quindicina di anni fa a Rovigo.

La Regione Veneto ne aveva attivati 17 (strumenti urbanistici per la realizzazione di opere pubbliche attraverso collaborazioni fra pubblico e privati), alcuni sono andati a buon fine, altri sono ancora in fase, piuttosto lenta, di realizzazione. Altri invece sono definitivamente naufragati.

Fra i Piruea di cui si sono perse le tracce ce ne sono alcuni davvero ambiziosi, faraonici, che però si sono tradotti in faraonici flop. Ad esempio quello di via Dante, che a suo tempo fu presentato da Asm per la riqualificazione dell’area della sede, in pieno centro. Il piano per la riqualificazione dell’area affonda le sue radici agli albori degli anni 2000. E si caratterizza come un progetto grandioso, capace di cambiare il volto di questo angolo della città e la cui superficie (parliamo di 16mila metri quadrati) si estende fino a ridosso di viale Marconi. Un progetto da sogno che, nel giro di pochi anni, è diventato irrealizzabile, anche a causa del mutato contesto socio-economico della città e non solo.

Il Piruea prevedeva la costruzione di un complesso edilizio comprendente anche due torri alte 36 metri, che avrebbero dovuto ospitare, al piano terra, una serie di negozi, uffici, e appartamenti per circa 200 residenti. Il tutto su una superficie di quasi 10mila metri quadrati, a cui va aggiunto un parcheggio di quasi 6mila metri quadrati, in grado di ospitare oltre cento posti auto. Come ogni Piruea, anche questo prevedeva la cosiddetta “opera speciale”, un’opera pubblica da realizzare a spese della ditta titolare del Piruea (in questo caso Asm spa) a beneficio della comunità.

In programma, infatti, la realizzazione di una vera e propria piazzetta, con la bellezza di 640 metri quadrati di giardini pensili. Il tutto per un plusvalore da oltre 350mila euro. Di tutto questo - com’è ovvio a chiunque conosca un po’ la città - non è stato fatto nulla. E l’area di via Dante è rimasta tale e quale, con una parte occupata dagli uffici di Asm spa e Asm Set, ed una parte lasciata ad area libera.

Ma non è l’unico Piruea abortito. Fra quelli mai diventati realtà c’è quello di via De Polzer, nel quartiere Commenda. In questo caso il soggetto titolare del Piruea era la ditta 6M poi coinvolta in varie irregolarità. L’opera speciale doveva consistere nella realizzazione del prolungamento della stessa via De Polzer per collegarla con via della Costituzione, un’opera da 320mila euro circa.

In cambio l’impresa aveva ottenuto la possibilità di costruire appartamenti, e relativi oneri, per ospitare 75 residenti. Piruea, anche questo, mai andato a buon fine, come dimostra il fatto che il prolungamento fra via De Polzer e via della Costituzione non è mai stato fatto. Anzi in questo caso il mancato completamento del Piruea ha lasciato in eredità una serie di problemi, di degrado e incuria, proprio nell’aria fra via De Polzer e via Buffetti.