VOCE
Rovigo
14.03.2019 - 21:34
L'ex ospedale Maddalena
Si spengono le speranze: lo Stato paga dopo i lavori. Noi non possiamo neanche cominciare
Se prima c'era ancora qualche speranza, ora è stata definitivamente demolita. Nonostante il Comune abbia comunque provato a mandare il suo terzo sollecito a Roma, al nucleo di valutazione che tiene bloccato sul tavolo il nostro progetto di riqualificazione dell’ex ospedale Maddalena, ormai è chiaro a tutti che il mostro resterà così com’è.
A cadere come un macigno sul progetto, la nuova formulazione delle convenzioni Stato-Comuni per portare avanti i progetti della graduatoria del bando periferie che ci aveva comunque visti finire in fondo alla graduatoria già dal principio (classificati al 112° posto su 120 progetti presentati).
Ma non è questo il tema, perché anche il 120esimo verrà finanziato. La questione è che ora lo Stato non liquiderà più il valore intero del progetto al Comune, ma (per tutti i Comuni, chiaramente) pagherà con l’avanzamento dei lavori. Che, in parole semplici, significa: tu comincia e poi ti pago. E al di là del fatto che Rovigo non ha 13 milioni e mezzo di euro da anticipare per fare la riqualificazione dell’ex Maddalena e di parte delle strade del quadrante della Commenda Ovest adiacente al mostro, il progetto, così com’è non può neanche partire.
Questo perché la richiesta di approvazione di una rimodulazione del progetto, bloccato sul tavolo del nucleo di valutazione (e ora si capisce il perché sia rimasto fermo lì), prevede in primo luogo che il Comune compri lo stabile dell’ex Maddalena. E con che soldi? Con quelli dello Stato, che però te li gira solo dopo che l’hai comprato. E oltre al fatto che il Comune non ha soldi da anticipare, non può neppure farlo, visto che per legge non si possono spendere soldi di bilancio per comprare un immobile. Un conto era coinvolgere il privato, come era previsto originariamente, Un conto è usare i propri. I nostri per la precisione. Anche per questo la comparetcipazione pubblico-privato era una condizione quasi indispensabile che Rovigo ha invece finito per disattendere.
E questo perché il Comune ha dovuto cambiare il progetto visto che i proprietari dell’immobile non erano stati in grado di estinguere l’ipoteca gravante sul Maddalena impedendo così la possibilità di una cessione del bene al Comune “senza costi” (in cambio di altri immobili comunali da gestire per un periodo indefinito di tempo).
Ma alla fine, il dato di fatto è una solo: che la Commenda dovrà tenersi il grande ex ospedale Maddalena in questo stato.
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