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VERSO IL VOTO

Una stazione da spostare

Piazza Cervi doveva ospitare le corriere per qualche mese. Sono passati 17 anni

Una stazione da spostare

Piazza Cervi doveva ospitare le corriere per qualche mese. Sono passati 17 anni

Fu un sindaco, 17 anni fa, a chiedere alla parrocchia della Commenda Ovest di ospitare, ma solo provvisoriamente, la stazione delle corriere nel piazzale del santuario.

Una richiesta un po’ infelice, ma, allora, pareva non vi fossero alternative. E, il sacerdote, seppur a malincuore, acconsentì. Anche perché, il sindaco Paolo Avezzù, era un assiduo frequentatore della parrocchia. Era il 2002, in giunta, assessore ai lavori pubblici, c’era Luigi Paulon.

Oggi, a 17 anni di distanza, la stazione delle corriere è ancora lì.

Che sia stata colpa della burocrazia, come sostiene l’allora sindaco Paolo Avezzù, ex presidente del consiglio comunale con la giunta Bergamin e di nuovo in pista per le prossime elezioni (anche se non come candidato sindaco, avrebbe promesso), poco importa ai fedeli della parrocchia che si trovano da quasi 20 anni con il piazzale del santuario costretto ad ospitare una stazione delle corriere.

Parliamo di un luogo che già di per sé non sarebbe idoneo a questa destinazione decisa all’epoca in attesa che (si diceva fosse già tutto pronto e firmato) partisse il trasferimento verso l’ex scalo merci adiacente la stazione dei treni. Questione di qualche mese. Dissero. “Poi vedrete che bella piazza vi rifaremo”. Dissero ancora.

Ma se non bastasse il fatto che si trattava, e si tratta ancora, di un piazzale di una chiesa, il luogo non era idoneo anche per l’assoluta mancanza di servizi per i ragazzi che si trovano a passare nella piazza delle ore in attesa della corriera. Non ci sono i servizi igienici e non c’è neppure una biglietteria (allo scopo è stato allestito un bar, quello di via Benvenuto Tisi da Garofolo). Non c’è una panchina, tanto che i ragazzi si siedono sui gradini della chiesa.

Fedeli, parrocchiani e residenti si lamentano da anni anche del fatto che i portici della chiesa siano diventati una vera e propria latrina oltre che delle incursioni dei giovani nel santuario che si aggirerebbero per l’edificio sacro in cerca di prese per caricare i telefoni.

Lo scorso anno, inoltre, intorno a novembre, si era sollevato un polverone per il caso “spaccio tra minorenni” proprio in piazza Cervi, ed è di solo un paio di giorni fa l’arresto, dopo il blitz dei carabinieri di un albanese che spacciava ai ragazzini nel piazzale in questione. Un ragazzino di 19 anni, che spacciava, secondo le contestazioni, a bordo di un bicicletta.

Per non parlare poi dello stato del piazzale in termini di buche e dei ricorrenti vandalismi alla fontana e agli edifici che circondano la piazza.

Uno stato generale che denota come l’ingresso e il piazzale di un santuario siano stati trasformati in un luogo di degrado.

E come fu un sindaco, 17 anni fa, a chiedere ospitalità per le corriere nel piazzale, ora la parrocchia, i residenti e i fedeli si aspettano che sia l’amministrazione comunale a portare via la stazione da piazza Cervi. Il più velocemente possibile visto che la parrocchia ha già pagato a caro prezzo il fatto di aver dato la propria disponibilità per l’accoglienza temporanea delle corriere: una accoglienza che si è trasformata in una bella fregatura a lungo termine, della quale non si riesce a scorgere la fine.

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