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CASTELNOVO BARIANO

Ex Sime, guerra sui rifiuti pericolosi

Il comune emette un’ordinanza urgente per smantellare tutto, il fallimento ricorre al Tar. Il sindaco: “Anche il Noe con un magnetometro ha rilevato inquinanti”.

Ex Sme, guerra sui rifiuti pericolosi

Il sito dell'ex fornace Sme

Il sindaco: “Anche il Noe con un magnetometro ha rilevato inquinanti”. Udienza il 4 aprile

 E’ persino nel mirino del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Venezia il sito ex fornace Sime di Castelnovo Bariano, oggetto di un’ordinanza urgente di smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi, nell’ex industria ora in liquidazione, che si trova sull’area golenale del Po a Castelnovo Bariano, in via Golena Cibo 249.

“Nell’immensa area - spiega il sindaco Massimo Biancardi è arrivato anche il Noe, con la Dda di Venezia e ha sorvolato l’area con un magnetometro che ha rilevato inquinanti, chiedendo il ripristino dei luoghi. Anche l’Arpav ha effettuato un sopralluogo e ha trovato di tutto, un anno fa”.

Attorno alla fabbrica edile dismessa l’Arpav ha trovato e documentato di tutto: amianto, pneumatici fuori uso, fusti di metallo contenenti oli motore, lastre danneggiate, rifiuti da costruzione e demolizione (calcestruzzo, laterizio con presenza di conglomerato bituminoso), imballaggi di alimenti e bevande, fusti interrati con contenuto ignoto, pece catrame, mattoni, pallets in legno, imballaggi e manufatti di plastica. Tutto abbandonato.

“Abbiamo fatto quello che dovevamo, chiedendo con un’ordinanza urgente di ripristinare i luoghi - dichiara il sindaco Biancardi - anche perché l’ex industria si trova a ridosso del fiume Po, proprio nell’area golenale e se il fiume dovesse straripare, sarebbe un danno ambientale, un disastro naturale”.

Il servizio completo oggi 22 marzo sulla Voce di Rovigo

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