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Dopo Boara, la commissione ambientale ha dato l’0k per altre 183mila galline a ciclo

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Dopo Boara, la commissione ambientale ha dato l’0k per altre 183mila galline a ciclo

Se gli abitanti delle frazioni di Boara e Mardimago si lamentano per l’insediamento di un allevamento di polli da 40mila capi, alle porte della città, cosa dovrebbero dire gli abitanti di Polesine Camerini, che rischiano di doverne ospitare oltre due milioni per ciclo? Che, tra l’altro, a poca distanza, sul territorio di Taglio di Po, hanno già visto insediare allevamenti per un totale di oltre un milione e mezzo di galline.

E cosa dovrebbero dire, ancora, i residenti di Corbola sul quale pesa come un macigno la richiesta di insediamento di un maxi allevamento da 345mila capi? E stiamo parlando solo di richieste di insediamento nel territorio, senza contare tutti gli allevamenti che già trovano post un po’ ovunque in Polesine.

Ma anche tra le richieste di insediamenti la partita non è finita. Se non sembrano abbastanza 2 milioni e 385mila polli in più per ogni ciclo (sommando le richieste di insediamento su Polesine Camerini, Corbola e Rovigo) ecco pronte approvate altre due richieste che hanno ottenuto il parere positivo dalle commissioni per l’ambiente della Provincia di Rovigo.

Parliamo dell’insediamento di un allevamento avicolo intensivo a Lendinara da 103mila 252 polli a ciclo e dell’ampliamento di un maxi allevamento a Gavello che già ospita 136mila e 600 capi a ciclo e che vuole aumentare di altri 80mila polli.

Il progetto di Lendinara prevede la realizzazione di due capannoni oltre ad una apposita concimaia. La richiesta ha ottenuto il parere positivo di compatibilità ambientale del comitato provinciale Via (valutazione di impatto ambientale).

A Gavello, invece, è stato autorizzato un ampliamento da 80mila polli che prevede la realizzazione di un nuovo capannone e l’installazione di un impianto di trasporto ed essiccazione della pollina in tre capannoni.

Diciamo che tutto sommato gli abitanti delle frazioni di Rovigo dovrebbero quasi quasi tirare un sospiro di sollievo visto che al capoluogo è di fatto toccato un “mini” allevamento in confronto al resto del Polesine che, in generale, però, giorno dopo giorno sembra vicino a diventare la provincia dei polli.

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