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Divorziare costa un patrimonio

Si parte da duemila euro. Poi c’è l’assegno di mantenimento. E se non si versa è reato

Divorziare costa un patrimonio

Si parte da duemila euro. Poi c’è l’assegno di mantenimento. E se non si versa è reato. L'avvocato: "Ci sono padri sul lastrico e gente che si licenzia pur di non versare l'assegno di mantenimento, o di ottenerlo"

I ruoli pubblici del tribunale penale di Rovigo - in linea con quelli dei tribunali italiani - sono un rifiorire di violazioni dell’obbligo di mantenimento (articolo 570 del codice penale). Quando, infatti, il coniuge tenuto all’assegno di mantenimento (in genere l’uomo), si sottrae, rischia di vedere la sua fedina penale sporca. E’ un reato.

Il ring sentimentale, si sposta sul piano economico. Intanto il divorzio in sé costa. Il prezzo di un procedimento di separazione supera facilmente i 2000 euro e può variare in base, alla presenza o meno di figli, all’onorario dell’avvocato, al mantenimento richiesto, al numero di udienze e, quindi, alla complessità delle questioni da dover trattare.

Per fare un esempio, una consulenza tecnica “costa dai 2.500 ai 3000 euro - spiega l’avvocato Anna Osti, del foro di Rovigo, presidente dell’associazione che si occupa di minori Altoditerra - Anche per questo motivo, anche se molte coppie che si separano tendono a vendicarsi andando avanti fino allo sfinimento, sarebbe molto meglio raggiungere un accordo”.

Il giudice ha un ruolo fondamentale, anche perché capire quando un assegno di mantenimento è congruo, oltre che dovuto, non è un conto matematico. “Ci sono padri che hanno perso tutto - assicura Osti - e ci sono professionisti che riescono a nascondere patrimoni pur di non soddisfare le ex mogli. Nel divorzio, tra l’altro, non si fa più riferimento al criterio del tenore di vita e il coniuge debole, in genere la donna, deve oramai dimostrare che per accudire ai figli non riesce a lavorare e a trovare lavoro". 

Poi ci sono i genitori violenti. “Ecco io davanti a queste vicende sarei più per penalizzare il genitore maltrattante - non ha dubbi Osti - mentre i giudici di legittimità tendono a contenere il conglitto genitoriale nell’interesse dei minori. A volte proprio per il benessere della famiglia, è bene capire che il genitore violento va allontanato”.

Il servizio completo oggi 28 marzo sulla Voce di Rovigo

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