VOCE
il comitato
27.03.2019 - 19:42
“Abbiamo inviato un lungo dossier. Proficuo il dialogo avuto con il capo di Gabinetto”
La frazione di Mardimago, così come quella limitrofa di Sarzano, ma anche quella di Boara Polesine, è esasperata: perché quello che provano gli abitanti non è “solo” una semplice sensazione di abbandono da parte delle autorità.
Sono infatti anche costretti a sopportare insediamenti inquinanti - se non altro almeno dal punto di vista odorigeno - crescenti, con un conseguente aumento del traffico pesante che va a martoriare ulteriormente delle strade già provate.
“Sono passati 7 mesi da quando ci dissero che erano pronti i soldi per la bonifica dell’ex discarica, ma ancora non abbiamo visto nulla - commenta il presidente del comitato Vivi Mardimago, Giuliano Bernardinello - Da anni lamentiamo il problema del traffico pesante, la necessità di realizzare quella famosa bretella che alleggerirebbe via dei Mille. Tante parole, nessun fatto concreto. Intanto la strada è ridotta un colabrodo e neppure per quanto riguarda la velocità hanno fatto qualcosa per noi. Gli autovelox promessi non sono mai arrivati. Nella vicina via Calatafimi passano i camion di rifiuti e la discarica è destinata ad aumentare di volume e gli insediamenti nelle vicinanze, Boara in particolare, che continuano ad aumentare. Ora anche i polli. E l’aria che respiriamo è sempre meglio”. Il Comitato ha raccolto circa 270 firme con una petizione che hanno mandato al Prefetto per chiedere il suo aiuto.
Una petizione che racchiude i temi principali che lamenta la frazione di Mardimago: traffico pesante, alta velocità, puzza e insediamenti vari, famosa bretella mai realizzata. “Intanto io e Marco Vedovetto abbiamo incontrato il capo di Gabinetto ed è stato molto disponibile - spiega Bernardinello - Ci ha ascoltati e ci ha chiesto di produrre un dossier riassuntivo delle problematiche della frazione. Non siamo riusciti a contenere i vari problemi in meno di 58 pagine. Adesso aspettiamo la convocazione del Prefetto al quale abbiamo chiesto aiuto visto il completo abbandono che abbiamo subito da parte della politica. Per quanto riguarda le prossime elezioni ci dobbiamo incontrare e decidere se qualcuno del paese vorrà provare ad entrare in una lista per cercare di tenere alta l’attenzione sui problemi di Mardimago. Ma non membri del comitato perché vogliamo restare apolitici”.
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