Cerca

Osservatorio astronomico

L’eccellenza dimenticata

Luca Boaretto, vicepresidente: “Ricordatevi che ci siamo anche noi”

L’eccellenza dimenticata

Luca Boaretto, vicepresidente: “Ricordatevi che ci siamo anche noi”

Deluso da tutte le ultime amministrazioni comunali che hanno guidato la città capoluogo, il Gruppo astrofili polesani lancia un appello rivolto ai candidati, di qualunque area politica o non politica siano: “Ricordatevi di noi”.

E sia ben chiaro che non è un appello fatto per ottenere finanziamenti, anche se farebbero comunque comodo ad una associazione di volontari che si finanzia da sola se non per gli acquisti più importanti che vedono, ogni due o tre anni, un contributo della Fondazione Cariparo.

Si tratta di una richiesta di considerazione perchè se l’osservatorio astronomico di Sant’Apollinare svolge un lavoro riconosciuto anche oltre confine nazionale, non riceve altrettanta attenzione proprio dalla sua città natale, Rovigo.

A lanciare l’appello è Luca Boaretto, vicepresidente del Gruppo Astrofili Polesani, divulgatore scientifico. “Tutte le ultime amministrazioni non ci hanno mai aiutati - spiega - Economicamente non abbiamo ricevuto neanche un euro, per fortuna che c’è la Fondazione Cariparo e che la Provincia, proprietaria delle mura dell’osservatorio astronomico, ci paga le bollette, altrimenti sarebbe difficile. Per tutto il resto ci arrangiamo. Siamo consapevoli che non ci sono soldi per nulla anche se, a qualche associazione, quelle che vogliono loro, i soldi li hanno dati. Ma almeno prenderci in considerazione per fare qualche conferenza. Stiamo organizzando eventi con relatori che vengono da ogni parte del mondo, ci chiamano in ogni città, ma non nella nostra. E questo è davvero triste. Siamo molto delusi”.

E non dimentichiamo che, oltre a non aver mai stanziato un soldo, l’ultima amministrazione era anche riuscita a mettere in difficoltà il Gruppo.

“Ci avevano messo i lampioni troppo vicini - spiega Boaretto, ricordando quell’infelice episodio - abbiamo dovuto sbattere i piedi perchè non sapevano che esiste una legge regionale che ci tutela dall’inquinamento luminoso: quei lampioni erano troppo vicini e disturbavano l’osservatorio. Incredibile il fatto che avessimo dovuto spiegarlo noi all’epoca e che il Comune non ne avesse idea. Comunque pazienza, è stato solo un inconveniente ma poi hanno risolto. Ora speriamo solo che la prossima amministrazione si renda conto che a Sant’Apollinare c’è una eccellenza da ricordare”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400