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Divorzi in Polesine

Tra i due litiganti vince il detective

A Rovigo sono sei le agenzie di investigazioni private. Uno di loro: “Le donne più decise a sapere”

Tra i due litiganti vince il detective

A Rovigo sono sei le agenzie di investigazioni private. Uno di loro: “Le donne più decise a sapere”

“Sono stato ‘sgamato’ solo una volta. E non perché - caso molto frequente - il cliente si era lasciato sfuggire di avermi ingaggiato, ma perché la persona che stavo seguendo, l’ho solo scoperto successivamente, era un pregiudicato e aveva fatto 15 anni di carcere”. Per un detective la riservatezza è tutto. Per questo l’investigatore che ha accettato di parlare alla “Voce di Rovigo” ha preferito mantenere l’anonimato, il suo lavoro è delicato, anche se per promuovere la sua agenzia ha un sito internet dove spiega tutto. E se - come dicono i dati - in Polesine si registra almeno un divorzio al giorno, da fare ce n’è anche per i circa sei detective privati polesani, autorizzati dalla Prefettura.

Tra moglie e marito, insomma, alla fine ci si mette il ficcanaso di professione. Che può guadagnare, secondo un tariffario nazionale, dai 50 ai 100 euro all’ora.

Come mai ha deciso di fare questo lavoro?

“Prima facevo parte di un reparto speciale di una delle forze di polizia e facevo investigazioni, per 30 anni. Una volta in congedo mi sono messo in proprio e ho chiesto l’autorizzazione in Prefettura. Prima di darti l’autorizzazione ti chiedono le capacità investigative non tutti possono farlo”.

Cosa chiedono i tuoi clienti delusi dalla relazione coniugale?

“Se vengono da me hanno qualche sospetto. Le donne sono molto decise, mentre gli uomini in genere più titubanti. In genere mi chiedono di indagare sulle infedeltà, perché hanno il sospetto che l’ex coniuge faccia un lavoro in nero, e quindi cercano di ottenere una revisione degli alimenti. Oppure vogliono sapere come l’ex tratta i figli, per ottenerne l’affidamento”.

Come si svolge la vostra attività?

“Ovviamente non posso rivelare tutto, ma gli strumenti sono macchine fotografiche molto potenti, telecamere che funzionano anche in notturna. E strumenti elettronici in generale. Osserviamo, pediniamo e fotografiamo. Facciamo anche accertamenti anagrafici, o in motorizzazione”.

L'intervista completa sulla Voce di Rovigo di oggi 30 marzo

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