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EMERGENZA ACQUA

Anche l’Adige si scopre a secco

Numerose secche in vista dagli argini e un livello che appare davvero ai minimi termini

Anche l’Adige si scopre a secco

Numerose secche in vista dagli argini e un livello che appare davvero ai minimi termini

Non solo Po, ma anche Adige. La siccità che da settimane colpisce il Polesine riguarda anche il corso del fiume che bagna il territorio comunale di Rovigo. Basta percorrere gli argini per notare dalle sponde secche, lingue di sabbia e un fondale che spunta qua e là.

E’ già agosto per i due corsi d’acqua che attraversano il nostro Polesine. E’ vero che abbiamo da poco passato la soglia che ci ha fatto entrare nella stagione primaverile ma le piogge continuano ad essere ancora un miraggio, anche se ora qualche speranza sembra accendersi all’orizzonte visto che già da domani sono previste piogge nel nostro territorio. Fatto sta che allo stato attuale in Polesine non cade una goccia di pioggia. Una siccità fuori stagione che ha già parzialmente prosciugato il corso dei grandi fiumi e che sta mettendo in difficoltà raccolti e campagne. La prima sentinella per condizioni di siccità in Polesine è il fiume Po. Da giorni il corso d’acqua più importante d’Italia che fornisce linfa per campagne, attività e ambiente si ritrova sotto tutti i livelli del periodo. Basta attraversare il Po nei principali ponti che portano in Polesine (Polesella, Santa Maria Maddalena, Ficarolo) per osservare le lingue di sabbia che affiorano dal letto del fiume, oppure le golene che si allungano dalle rive, per rendersi conto del basso livello dell’acqua. Il Po, in pratica come se si fosse in agosto.

E il fratello “minore” come se la passa dal canto suo? L’Adige non sta molto meglio e facendo un tour lungo gli argini del secondo fiume d’Italia si possono notare le tante zone di secca, segnale inconfutabile di una situazione non idilliaca visto che siamo appena ad aprile.

A Badia Polesine, alle 18 di ieri, il livello segnava -4,38 quando il primo rilevamento di giornata allo scoccare della mezzanotte era a -4,24. A Boara Pisani invece va leggermente meglio con -3,76 alle 18 di ieri, mentre alla stessa ora il rilevamento di Cavarzere si era fermato ad un livello idrometrico di -2,54. Insomma se il gigante buono, il Po, è in grande sofferenza, pure l’Adige è in difficoltà e attende le tanto attese precipitazioni.

Negli ultimi anni, a causa del cambiamento climatico, le piogge ormai sono sempre più rare e quando arrivano si presentano in maniera copiosa causando danni alla colture del nostro territorio. Siamo entrati nella primavera, solitamente la stagione più piovosa dell’anno, e la speranza è che l’acqua arrivi dall’alto con più frequenza rispetto agli ultimi mesi.

In caso contrario ci aspetta un’estate veramente difficile con problemi per approvvigionamento dell’acqua.

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