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SICUREZZA IDRAULICA

Bonifica, consorzi bloccati per i ritardi regionali

La sollecitazione degli 11 consorzi alla Regione Veneto

Bonifica, consorzi bloccati per i ritardi regionali

I consorzi di bonifica scrivono al presidente della Regione Luca Zaia. Il presidente di Anbi Veneto, Giuseppe Romano, a nome dei presidenti degli 11 consorzi di bonifica regionali, fra cui anche quelli polesani, ha inviato una lettera al presidente del Veneto Luca Zaia nella quale esprime preoccupazione per l’anomalo ritardo da parte della giunta regionale nella definizione della data delle ormai prossime elezioni per il rinnovo delle assemblee dei consorzi. Questo ritardo, si inserisce in un contesto più ampio e preoccupante caratterizzato da voci insistenti che parlano di proposte di emendamenti alla legge regionale della bonifica finalizzati a modificare il sistema di governance dei consorzi di bonifica, senza un confronto con i consorzi stessi.

“I Consorzi di bonifica del Veneto si avvicinano al momento del rinnovo delle loro assemblee, previsto per la fine del 2019, al termine cioè dei 5 anni di mandato definiti per legge – scrive Romano - Si tratta di un momento fondamentale per la vita della comunità e di questi enti di autogoverno del territorio che si occupano di sicurezza idraulica e irrigazione e salvaguardia ambientale. I consorzi infatti sono al servizio di milioni di cittadini (circa il 90% dei veneti, distribuiti nel 70% del territorio regionale) e al rinnovo dell’assemblea possono votare tutti i proprietari degli immobili e dei terreni che già pagano il contributo di bonifica. La macchina organizzativa che sta dietro a questo importante momento è particolarmente articolata”.

E ancora: “Ad oggi manca ancora la definizione della data delle elezioni. La fine dell’anno può apparire distante ma non è così. L’adempimento delle incombenze formali e operative prevedeva infatti che l’individuazione da parte della Regione del Veneto di tale data, nonché la sua pubblicazione, avvenisse già verso la metà di marzo. La nostra preoccupazione è legata dunque a fondamentali questioni operative ma rafforza una sensazione di disagio generalizzata di cui il mondo della bonifica, ma anche quello dell’agricoltura - ed è questo il riferimento agli emendamenti alla legge 12/2009 aventi come oggetto il sistema di governo dei consorzi di bonifica -, ha già avuto modo di esprimere”.

“Trovo utile ricordare – prosegue il presidente di Anbi Veneto - che i consorzi di bonifica del Veneto rappresentano un’eccellenza a livello nazionale. Solo nel 2018 sono riusciti ad aggiudicarsi oltre 160 milioni di finanziamenti ministeriali per il contrasto alla siccità, oltre un quinto di tutte le risorse stanziate a livello nazionale. Attualmente i Consorzi sono impegnati nell’importante azione di messa in sicurezza del territorio dai danni causati dalla straordinaria ondata di maltempo dello scorso autunno attraverso risorse commissariali”.

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