Cerca

Strane storie

L’ordinanza ignorata e dimenticata

Gru pericolanti, marciapiedi occupati, degrado: a due anni dall'ordinanza del Comune alla 6M della famiglia Mancin, in Commenda tutto è rimasto come allora.

L’ordinanza ignorata e dimenticata

Una lettera al commissario prefettizio, Izzo per chiedere che almeno lui intervengo per mettere fine ad una situazione di degrado e pericolo che nonostante le rassicurazioni (e pure un’ordinanza urgente emessa dall’ex sindaco Bergamin) continua a destare preoccupazione - ad essere buoni - ai residenti in Commenda.

A scrivere la lettera è l’ex consigliere comunale Antonio Rossini, che racconta al commissario, con tanto di foto e atti allegati, la situazione in cui si trovano via Buffetti e le strade adiacenti della Commenda per lo stato di incuria e di abbandono di un cantiere edile da parte della 6M, la società della famiglia Mancin finita più volte al centro della cronaca sia per gli abusi edilizia contestati nelle palazzine completate e vendute, sia per l’abbandono - e il conseguente stato di disagio e pericolo del cantiere di via Buffetti.

“Dopo le recenti forti raffiche di vento - è il sunto della lettera di Rossini - si è riproposto nell’area il problema di un cantiere da anni abbandonato e di una gru in scarse condizioni di manutenzione che continua ad insistere sulla sede pedonale, mentre dal cantiere non attivo volano materiali di vario tipo”.

Ma qualcosa di simile non era già stato scritto? Certo, nel 2016 quando dopo numerose segnalazioni l’ex sindaco Bergamin aveva emesso un’ordinanza contingibile ed urgente con la quale si concedevano alla 6M 15 giorni di tempo (dall’atto della notifica) per effettuare la “messa in sicurezza delle recinzioni di cantiere prevedendo pannelli a norma; la pulizia dei luoghi di cantiere...”; la verifica della stabilità e della sicurezza della gru a torre e il suo spostamento in un’area di proprietà che non interferisca con le sedi pedonali...”.

E via di questo passo. L’ordinanza ha ovviamente anche una data: è stata firmata il 19 ottobre 2016. Vale a dire quasi due anni e mezzo fa. E da allora cosa è cambiato? Le foto di questi giorni dicono più di mille parole. E dire che “trascorso il termine suddetto (15 giorni dal 19 ottobre 2016) senza che l’azienda interessata abbia ottemperato all’ordine ingiunto, si provvederà alla denuncia all’autorità giudiziaria...”. Che sia stato fatto? Mah, qualche dubbio c’è. Ma non è solo di questo che si preoccupa Rossini.

La 6M è la società edile di Rino Mancin, padre di Flavio, già vicesindaco ai tempi in cui paolo Avezzù era sindaco di Rovigo e poi presidente di Ecoambiente. E proprio a Flavio Mancin - è notizia riportata sulla Voce di ieri - è stato pignorato uno stabile in pieno centro, in via Bedendo, che verrà messo all’asta.

Il servizio completo sulla Voce in edicola mercoledì 10 aprile.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400