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Ecco la sede della vergogna

E' sempre peggio, ma i vigili continuano a dove lavorare lì, in quelle condizioni

Ecco la sede della vergogna

Una vergogna. Non c’è una parola diversa per descrivere meglio di così la sede dei vigili urbani del Comune di Rovigo. Eppure, spostare la polizia locale doveva essere una priorità della passata amministrazione. Lo aveva promesso l’ex sindaco Massimo Bergamin poco dopo il suo insediamento a Palazzo Nodari. E invece è ancora lì. Che quello stabile degradato sia la sede della polizia locale di un comune capoluogo è semplicemente vergognoso. Ma in realtà lo sarebbe anche se fosse un comunello di poche migliaia di abitanti.

Un pugno in un occhio per il quartiere, un pugno in un occhio per la città intera. Nonché una mancanza di rispetto per i vigili costretti a lavorare in uno stabile distrutto, pericoloso, e pure pieno di ratti.

Le condizioni della sede di viale Oroboni sono sempre più disastrose. Basta guardarla per rendersene conto. Vigili costretti a lavorare non solo in una sede vergognosa, ma anche capace di minare la sicurezza nel posto di lavoro.

Che la casa dei vigili urbani di Rovigo sia al limite della decenza è storia vecchia e risaputa. Eppure si arricchisce sempre di nuovi capitoli. Oltre al cancello mal funzionante, che con il gelo si bloccava, ci sono anche altre assurdità costanti nel tempo.

Ad esempio le zone della sede perennemente invase dai topi. Non sono state poche le segnalazioni di aree del cortile interno che hanno dovuto fare ricorso alla disinfestazione per allontanare i roditori, che da tempo proliferano e si moltiplicano nella vicina area ex Gabar.

E poi l’amianto, in molti punti della copertura dell’edificio di viale Oroboni sono ancora ben visibili rivestimenti in amianto, che solo in parte sono stati coperti con mani di vernice compattante. In altri punti, invece, il rischio di uno sbriciolamento del materiale potenzialmente tossico non può dirsi del tutto escluso.

Ma le cose che non vanno sono anche tante altre, come l’assenza di locali di sicurezza con telecamere a circuito interno, oppure uffici spesso non idonei, per temperatura, igiene, e operatività a consentire agli agenti di lavorare nel migliore dei modi.

Insomma per i vigili urbani di Rovigo le condizioni di lavoro continuano ad essere al limite della tollerabilità. Da anni si parla di una nuova sede.

Praticamente si è pensato, in questi anni, di metterli ovunque. In qualunque edificio libero della città. Ma invece niente. A loro sarebbe dovuto essere dedicato un piano dell’ex ospedale Maddalena. Ma visto che non si sa più neanche se la riqualificazione si farà, meglio trovare un altro posto perché lì i vigili non ci possono stare ancora a lungo. Non è dignitoso.

Negli ultimi mesi si era pensato al trasferimento del comando a Casa Serena contestualmente alla vendita all’Ater di una parte dell’edificio destinato poi a diventare appartamenti. Ma anche per questa opzione le valutazioni sono ancora in atto.

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