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Il caso

Quelle multe ignorate da 1.400 giorni

Sanzioni per un milione di euro alla 6M dei Mancin staccate a giugno 2015 e mai pagate.

Quelle multe ignorate da 1.400 giorni

Sono passati quasi quattro anni. Anzi: la bellezza di 1.400 giorni. Da quando il Comune ha staccato quattro maximulte, per un importo complessivo di poco meno di un milione di euro, ai danni dell’impresa edile 6M, di proprietà della famiglia Mancin.

Ma da allora, nelle casse di palazzo Nodari, non è arrivato nemmeno un centesimo. E ora il Comune è costretto a cautelarsi, e iscrivere quella somma, finora riportata bilancio dopo bilancio con la speranza di poterla incassare (e quindi spendere), sotto la voce “Fondo crediti di dubbia esigibilità”. Ovvero quei soldi che difficilmente il Comune vedrà mai.

Eppure, le multe - firmate dall’allora dirigente del comparto urbanistica di palazzo Nodari Giampaolo Ferlin - portano la data del 16 giugno 2015. Il Comune, negli anni, ha persino dato mandato ad Equitalia di recuperare l’importo, complessivamente 993mila 455 euro e 2 centesimi, senza però riuscire a cavare un ragno dal buco.

Tutto nasce dalla lottizzazione della Commenda, tra via Croce e via Buffetti. Il Comune ha contestato alla 6M difformità, rispetto ai progetti, nella realizzazione dei condomini di via Buffetti 2, via Buffetti 8 e 10, via Croce 28b e via Croce 34. Insomma, abusi edilizi.

In particolare, secondo l’ufficio tecnico del Comune - gli stabili sono stati realizzati in modo difforme rispetto a quanto previsto dai progetti. Più grandi di decine di metri quadrati. Da qui le multe, calcolate in modo proporzionale rispetto agli abusi. Impossibile fare diversamente, del resto: l’abbattimento della parte eccedente - pur previsto dalla legge - infatti, avrebbe danneggiato irrimediabilmente la stabilità degli edifici.

Dunque, la compensazione avrebbe dovuto essere monetaria. Ed ecco l’origine delle multe, spiccate nei confronti della 6M: quattro in tutto. Con cifre da capogiro: 389.693 euro, 138.639 euro, 262.265 euro e 202.856 euro riferiti, rispettivamente, agli abusi edilizi contestati negli stabili di via Buffetti 2, via Buffetti 8 e 10, via Croce 28b e via Croce 34. Per un totale, appunto, di 993mila 455 euro e due centesimi.

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