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IL DIBATTITO

“Ecco come si salva il commercio”

“Pianificare eventi con aperture domenicali. Sostenere le imprese e sfruttare l’arrivo dei posti di lavoro”

“Ecco come si salva il commercio”

Primo Vitaliano Bressanin: “Pianificare eventi con aperture domenicali. Sostenere le imprese e sfruttare l’arrivo dei posti di lavoro”

Il centro non è irrecuperabile ma servono una serie di interventi nei quali devono essere protagonisti non solo i commercianti, ma anche le forze politiche, gli amministratori e tutti gli attori della vita pubblica”. Con queste parole Primo Vitaliano Bressanin, presidente di Interporto, ma per anni vertice polesano di Confesercenti, interviene sul dibattito legato alla situazione del centro storico e delle attività commerciali.

Un dibattito innescato dal caso delle multe comminate ad una quarantina di ambulanti, giunti a Rovigo nello scorso week end per partecipare ad un’iniziativa, e dalle polemiche seguenti, culminate nell’ammissione di difficoltà del presidente di Confcommercio che ha detto che salvare il centro è davvero difficile.

Bressanin dà due letture alla vicenda, una con prospettive a breve termine e l’altra con orizzonte temporale più ampio. “A breve termine si può dire che per risollevare il centro serve un maggiore coordinamento fra eventi e mondo del commercio. Il tutto dovrebbe partire da una pianificazione, magari impostata dagli amministratori comunali, che possa individuare un centro numero di eventi definiti fondamentali o strategici per la città. Eventi che poi dovrebbero essere accompagnati da un accordo fra i commercianti per aperture domenicali. Cose da decidere tutti assieme e all’inizio di ogni anno. Un modo per fare rete fra commercianti, categorie e amministratori”.

Una visione che però da sola non basta a dare un punto di svolta ad un sistema complesso. “Io non butterei la croce su commercianti perché molti di loro scelgono di non tenere aperto nelle domeniche o durante appuntamenti particolari. Piuttosto lavorerei sul metterli nelle condizioni di poter operare al meglio. Ed è in questo senso che gli amministratori e la politica entrano in gioco. E quindi impegnarsi per una città dove i parcheggi favoriscono il centro storico, e dove i flussi della viabilità possano aiutare la gente a raggiungere il centro. Per questo parlo di collaborazione e coordinamento”. Bressanin poi ammette che “negli ultimi tempi a Rovigo non ci siamo fatti mancare niente, occorre riconoscerlo: le polemiche e la mancanza di chiarezza sui plateatici; una viabilità non sempre inappuntabile; e poi i vari stop&go sul piano mercatale; il piano del traffico... Servirebbero invece delle agevolazioni per gli operatori del commercio, un abbassamento della tassazione locale, parcheggi più funzionali al centro”.

Il numero uno di Interporto poi pone l’accento sulle prospettive di medio lungo termine, sulle strategie che si potrebbero profilare per Rovigo e per il Polesine in generale: “Le possibilità di questo territorio, a partire dal capoluogo, sono grandissimo. Ma secondo voi Ikea e Amazon, che sono colossi internazionali, per quale motivo hanno scelto di insediarsi da queste parti? Perché c’è una rete di infrastrutture più che ottimale. I nostri numeri sono ancora ridotti, ma le potenzialità sono di grande crescita. Arriveranno migliaia di posti di lavoro, anche grazie alla Zes. Questo significa che migliorerà anche l’aspetto demografico del Polesine, ci saranno più residenti e più risorse a disposizione, quindi un innalzamento dei redditi medi e di conseguenza dei consumi. Tutto questo può e deve essere la grande molla per il rilancio del nostro territorio. Sotto ogni punto di vista, anche quello del commercio. Perché più gente che lavora e vive in Polesine significa che ci sarà più gente che deve fare acquisti, deve usufruire dei servizi. Per questo dico che i politici, chi amministra città e Comuni devono cercare di andare incontro alle esigenze delle imprese, perché così facendo sosterranno anche lavoro e lavoratori, e l’economia generale del territorio. Io queste cose le sostengo da anni. Ne parlo ad incontri e convegni. Occorre che tutti ne siamo consapevoli e che si lavori tutti assieme avendo questi obiettivi. Il commercio, poi, è l’ultimo anello di una catena economica che può prosperare, o non prosperare, in conseguenza a quello che avviene negli anelli precedenti”. Temi che secondo Bressanin “devono entrare nell’agenda della nuova amministrazione comunale e quindi devono essere argomenti di campagna elettorale”.

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