Si sale a quota 56mila tacchini

Paese in cui vai…allevamento di polli che trovi. Ormai in Polesine funziona così: sono meno i Comuni che non hanno mai avuto a che fare con richieste di autorizzazioni per allevamenti avicoli nuovi (o ampliamenti che siano), rispetto a quelli toccati da fenomeno. Ed anche Porto Viro, che già aveva il suo bell’allevamento (in questo caso parliamo di tacchini), ora viene toccato da una richiesta di ampliamento che la commissione compete della Provincia di Rovigo ha già approvato.

Un ampliamento, che per numero di tacchini, è per legge soggetto alla valutazione di impatto ambientale (essendo il numero di capi allevati per ciclo superiore ai 40mila).

Nel caso specifico, parliamo dell’allevamento di via Gramignara, della ditta Delta Energia, che ha ottenuto l’ok dalla commissione Aia (autorizzazione integrata ambientale) per un progetto di ampliamento dell’allevamento avicolo che comprende due nuovi capannoni, oltre ad una concimaia coperta e all’ampliamento dell’attuale magazzino di ricovero attrezzi, per una capacità produttiva totale di 55mila 992 capi a ciclo. Si tratta, appunto, di un allevamento di tacchini maschi. L’allevamento ha ottenuto una autorizzazione che ha una validità di 10 anni.

Il proliferare di nuove attività o ampliamenti nel campo dell’allevamento avicolo è, come spiegano le associazioni di categoria, dovuto alla richiesta del mercato. La domanda di carne bianca, infatti, è in aumento, e il Polesine, territorio rimasto prettamente agricolo, in Veneto è diventato la zona prescelta proprio per questo tipo di attività.