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Solidarietà

Bandiera Gialla, qui sventola il bene

L'associazione fondata da Davide Sergio Rossi, in tre anni è diventata un punto di riferimento in Polesine. Alimenti ai bisognosi e raccolta fondi per l'Africa

Bandiera Gialla, qui sventola il bene

Davide Sergio Rossi e alcuni dei volontari di Bandiera Gialla

In tre anni è diventata un punto di riferimento in Polesine. Alimenti ai bisognosi e raccolta fondi

Non si può pensare alla solidarietà e al volontariato in Polesine, senza fare riferimento all’associazione Bandiera Gialla di Rovigo.

Molti i settori nei quali opera questa associazione che nel giro di pochi anni è diventata punto di riferimento per la nostra provincia. Nata tre anni fa grazie all’esperienza che Davide Sergio Rossi ha maturato in quindici anni di volontariato nell’associazione “I ruggenti anni ’60” e grazie al tempo che riesce a dedicare al volontariato da quando, nel 2008 è andato in pensione.

“Dopo qualche problemino di salute ho iniziato a stare bene e assieme ad alcuni amici abbiamo fondato l’associazione – racconta lo stesso Rossi, vera anima del gruppo – Per sottolineare il nostro amore per la musica abbiamo pensato di chiamarla Bandiera Gialla come il titolo dell’intramontabile successo di Gianni Pettenati. Lo scopo era ed è quello di divertirsi, stare bene assieme, il tutto finalizzato a fare del bene verso gli altri, in silenzio”.

E del bene gli amici del Bandiera Gialla ne hanno fatto davvero tanto. Basti pensare alla quantità di iniziative messe in piedi in questi tre anni e al numero di soci che hanno aderito, che si capisce subito che si tratta di un’associazione indubbiamente destinata a crescere. “Quando siamo partiti avevamo 310 iscritti – racconta ancora Davide – l’anno successivo siamo passati a 569 e quest’anno siamo a 770, anche se entro aprile dovremmo riuscire a toccare quota 800. Abbiamo ad oggi 47 associazioni riconosciute che gravitano attorno a noi e a queste doniamo circa 500 euro all’anno da utilizzare per le loro attività di solidarietà. Un piccolo segno ma ne siamo orgogliosi”.

L’associazione presieduta da Alessandro Frigato aiutato da un consiglio direttivo formato da sette persone, non solo ogni anno devolve in beneficenza i soldi incassati dalle tessere di iscrizione, ma ha messo in piedi una serie di iniziative davvero incredibili. “Abbiamo avuto l’idea di recuperare gli scarti di produzione e le eccedenze orticole del Mercato Ortofrutticolo di Lusia, per poi distribuirli alle famiglie in difficoltà di Rovigo e alle Associazioni che operano in questo settore e a qualche scuola elementare".

"Grazie all’interessamento del dottor Sandro Sparesato, abbiamo mandato soldi in Etiopia e in Benin per il mantenimento di due medici che hanno in gestione 2 ospedali, abbiamo iniziato a costruire 3 pozzi e inviato soldi anche in Sudan dove opera padre Putinato. Una donazione importante è stata fatta anche ala parrocchia della Commenda che grazie a don Mario Lucchiari sta costruendo una scuola in Togo”. 

Il servizio completo oggi 24 aprile sulla Voce di Rovigo

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