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Gaiba

Un grande gregge lungo le rive del Po

Gli ovini, ormai da qualche anno, vengono portati in Polesine dove rimangono  a svernare fino ad aprile, per poi ripartire verso il Trentino.

Anche quest’anno sta transitando lungo la riva sinistra del grande fiume un grande gregge di pecore che, accompagnato sapientemente dagli immancabili cani pastori, pascolano nella verde golena del Po catturando l’attenzione dei numerosi passanti che si trovano ad ammirare un paesaggio quasi surreale. Gli ovini, ormai da qualche anno, vengono portati in Polesine dove rimangono  a svernare fino ad aprile, per poi ripartire verso il Trentino dove in inverno i pascoli diventano impossibili a causa delle basse temperature e della neve, mentre nelle nostre zone trovano un ottimo ambiente dove trascorrere i mesi più freddi dell’anno.

Per svolgere il mestiere del pastore, un tempo comune anche in provincia di Rovigo, occorre grande passione e uno spiccato amore per gli animali e la natura, in quanto i sacrifici richiesti sono molti. Per questo, la Provincia Autonoma di Trento dà parecchi contributi per l’alpeggio estivo, utile per mantenere pulita e viva la montagna, incentivando i giovani a riscoprire la pastorizia ritornata oggi parecchio remunerativa.

Tra le numerosissime pecore che pascolano sulla riva del Po, si vedono anche alcune capre, che lo stesso pastore ci spiega servono per allattare gli agnellini quando  le pecore che hanno figliato  hanno poco latte. Anche alcuni asini svettano all’interno del gregge ed è ancora il giovane pastore a spiegarci il motivo. “Gli asini non vanno molto d’accordo con cani in generale, e in montagna li usano per tenere lontani i lupi dalle nostre pecore. Qui in effetti non servono per questo – conclude - ma fanno parte del gregge e non ci sogneremo mai di portarceli dietro durante l’inverno”.  

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