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Teatro comunale

Arriva Bergonzoni con “Trascendi e sali”

Lo spettacolo dell’artista bolognese è in programma sabato 11 maggio.

Arriva Bergonzoni con “Trascendi e sali”

Un grande personaggio come Alessandro Bergonzoni, un grande non solo del teatro italiano, ma della cultura italiana, è atteso sabato 11 maggio alle 21 al teatro comunale con lo spettacolo "Trascendi e sali" nell’ambito della stagione teatrale promossa dall’amministrazione comunale, ma questo appuntamento è fuori abbonamento. Bergonzoni ha sviluppato sin dagli esordi, a fine anni ottanta, tematiche legate al linguaggio dell’assurdo, inteso come mondo comico da indagare a tutto campo, così è giunto alla popolarità anche grazie alla "scoperta" da parte di Maurizio Costanzo.

In teatro ha debuttato nel 1992: cinque anni dopo, con “Non è morto né Flic né Floc”, critica e pubblico hanno cominciato a tributargli i giusti riconoscimenti. Inoltre la sua firma è apparsa su numerose testate giornalistiche fino ad arrivare al primo libro “Le balene restino sedute” uscito nel 1989 che ha praticamente inaugurato il fortunato filone della letteratura comica.
Al comunale di piazza Cavour si presenterà con “Trascendi e sali” il suo quindicesimo spettacolo.

“Come sempre - si legge in una nota di Tempi&Ritmi, l’associazione che cura la stagione teatrale - Bergonzoni è un caleidoscopio continuo di invenzioni verbali, per cui non è una leggenda quella per cui spesso di alcune frasi o battute dell'attore bolognese se ne colgano le sfaccettature, il significato recondito, solo una volta giunti a casa, ripensando allo spettacolo. Si può pertanto dire che sia difficile parlare nel complesso dei suoi spettacoli, e non si possa propriamente parlare di trama. Del resto - prosegue la nota - la domanda che nasce spontanea non può che essere: ‘Dove ci porterà stavolta la sua personalissima, esilarante e poetica scrittura?’ Sicuramente in una zona artistica dove sicuramente perde in definizione e in significato, dove l’artista prova a esibirsi negandosi, anzi, celandosi nei vuoti e nelle ombre non solo quelli materiali e visibili ma anche quelli creati sciamanicamente dalla sua scrittura. Cercare di raccontare o descrivere questo delicatissimo momento creativo di Bergonzoni può essere ardua impresa in quanto solo e solamente lui può guidare il suo pubblico verso una meta che in realtà può essere proprio la realtà. O meglio quella realtà che solo gli artisti possono definire e modificare rispetto alla loro immaginazione, al loro genio, alla loro ispirazione”.

In una scena da lui costruita e con la regia divisa con Riccardo Rodolfi intraprenderà un percorso arduo per scoprire se le immagini reali di questi anni possono essere modificate con la forza dell’arte.

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