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Le reazioni

"Ferma condanna da parte dell'amministrazione"

Dopo i volantini contro i partigiani esposti di fronte al monumento ai Caduti.

"Ferma condanna da parte dell'amministrazione"

Le dolorose ferite del biennio 1943/45 non si sono ancora completamente rimarginate perché troppe persone come singoli e come gruppi politici sono ancora annebbiate da nefaste ideologie. Ancora non si vuole fare i conti con la storia, con i fatti della storia. Così un senso di profonda indignazione ha colto la città alla notizia diffusa da “La Voce di Rovigo” sui due manifestini affissi alle serrande di un negozio in piazzetta San Nicola proprio di fronte al monumento ai Caduti, proprio nel giorno in cui si celebra il 25 aprile, festa della Liberazione. I due volantini sono stati rimossi e adesso indaga il commissariato di polizia che procede nel massimo riserbo per arrivare a identificare chi ha affisso quei manifestini. A tal proposito saranno determinanti le immagini della videosorveglianza sul corso o degli istituti bancari di piazza Groto e corso Mazzini qualora il codardo o più di uno si siano defilati da via Ruzzina.

Sulla vicenda interviene il sindaco Omar Barbierato. “A memoria - fa notare il primo cittadino - non è la prima volta purtroppo che nel corso della ricorrenza del 25 Aprile appaiano quel tipo di volantini in piazzetta San Nicola. I contenuti del volantino, vengono purtroppo ripresi quasi ogni anno su alcuni profili social, sempre nell’occasione della festa della Liberazione. La condanna verso questi gesti è ferma da parte dell’amministrazione. La migliore risposta - sottolinea - rimane la grande e sentita partecipazione della comunità adriese alla festa di giovedì nel ricordare e affermare i valori della Costituzione nati dalla Liberazione e dall’orrore del nazifascismo che, come testimoniato da Aldo Rondina, hanno coinvolto in prima linea i nostri concittadini”.

Condanna “senza se e senza ma” quella invocata da Sandro Gino Spinello capogruppo Pd. “E’ stata un’odiosa bravata - afferma - che va nella direzione delle periodiche provocazioni che le associazioni neofasciste nostrane ci hanno abituato. Non possono essere questi episodi a fermare il cammino della riappacificazione, tuttavia tale riappacificazione potrà avvenire solo se sarà sempre ben chiaro da parte pendeva la bilancia della giustizia”.

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