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Verso il voto

Politici? Qua si fa poco cinema

Quattro anni fa si promettevano film in centro. Ora l’argomento sembra sfiorito

Politici? Qua si fa poco cinema

E il cinema in città? un argomento che assomiglia tanto all’ennesimo paradosso della politica rodigina. Quattro anni fa il Cinergia era ancora in funzione, il multisala avrebbe proiettato film fino all’8 dicembre del 2017.

Eppure nella campagna elettorale del 2015 quasi tutti i candidati sindaco mettevano fra i vari punti del programma l’impegno per l’apertura di un cinema, anche di una sola sala, in centro. Ci fu addirittura chi, ad esempio Paolo Avezzù e Luigi Paulon, assicurò di avere già pronta l’idea per riportare i film di nuova visione al Duomo. Ovviamente non se ne fece nulla. Da un anno e mezzo, invece, la città è senza cinema, a parte l’esperienza del Cinecolonne, e non solo il centro storico. Eppure non sembra argomento caldo di questa campagna elettorale. Ed ecco il paradosso, quando il cinema c’era si prometteva di portarne un altro in città. Ed ora che un vero multisala manca, la politica non se ne cura. Eppure quanti sono i capoluoghi di provincia senza un vero cinema? Sicuramente pochissimi. Insomma quando non serviva i politici si sperticavano in promesse, facendo, a volte, solo tanta scena, o per dirla in modo diverso: “Tanto cinema”.

Silvia Menon, a dire il vero, ha lanciato l’idea di realizzare un multisala in piazzale Di Vittorio, area della città che però è ancora sottoposto a revisione urbanistica e quindi non ancora nella possibilità di essere messa in vendita. Per il resto ancora poca incisività, anche se occorre riconoscere che la fase calda della campagna elettorale inizia proprio adesso.

Eppure i rodigini non si sono affatto assuefatti ad essere senza cinema, la magia del grande schermo non muore anche se la rassegnazione è sempre dietro l’angolo. E c’è chi periodicamente tira fuori il vecchio Odeon, chiedendosi se non esista la possibilità di riportarlo a nuova vita. Il multisala che sorge a pochi metri dalle due piazze cuore di Rovigo è chiuso dal 2008, ed inutili sono stati tutti i tentativi di rilanciare l’attività cinematografica di un’area sottoposta al degrado. Un edificio vuoto e lasciato a languire con all’interno i resti degli spettacoli che furono. Ai tempi della giunta Piva si era addirittura tentata la strada di una riqualificazione dell’area trasformandola in piccola multisala con piazzetta, negozi e un palazzo di nove piani, ipotesi poi del tutto tramontata.

Il Cinergia, invece, distrutto nel rogo del dicembre 2017 è ancora ad un punto fermo. Le speranze di un veloce riapertura si sono sciolte da tempo ed anche i propositi di rilanciare la struttura, anche se con meno sale, per ora non è decollata. Eppure in città c’è fame di grande schermo, soprattutto da parte di quei cittadini costretti a recarsi in altre località per avere a disposizione una scelta di titoli più completa.

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