VOCE
SANITA’
27.04.2019 - 19:41
Compostella: “Se venite punti rivolgetevi subito al medico di base o al pronto soccorso”
Non spetta all’Ulss fare la disinfestazione sull’argine dell’Adige, invaso dalle zecche. E’ chi si occupa di verde pubblico a dover provvedere alla pulizia della “banca” per eliminare l’habitat in cui vive il parassita. Lo dice chiaro e tondo il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella, che rivela di non aver ricevuto “mai nessuna segnalazione” sull’invasione di zecche lungo l’Adige all’altezza di Granzette. Eppure, i residenti sono in allarme: molti, passeggiando lungo il fiume, si sono visti letteralmente assalire dalle zecche. “Risalivano lungo i pantaloni”, hanno raccontato.
A portare migliaia di parassiti sull’erba dell’argine potrebbe essere stato il gregge di pecore che, nei giorni scorsi, ha effettuato la tradizionale transumanza. Ma il problema principale è causato dall’incuria, con l’erba da sfalciare e la zona da pulire.
Il problema delle zecche non va per nulla sottovalutato. Perché una puntura può portare gravi problemi di salute, ed arrivare ad interessare anche il sistema nervoso periferico. “Per questo, se si sospetta di essere stati punti da una zecca, bisogna recarsi immediatamente dal proprio medico di base o al pronto soccorso”, avvisa Compostella.
La tempestività, in questi casi, è fondamentale. “Bisogna sperare di accorgersi immediatamente di essere stati punti. E levare la zecca rapidamente, e soprattutto con la testa, perché è questa che si infila sotto la cute”, dice ancora il direttore dell’Ulss. “La zecca non è piccola, ed è visibile ad occhio nudo - sottolinea Compostella - generalmente, questi parassiti arrivano a pungere all’altezza del polpaccio o comunque sulla gamba. Se si fa una passeggiata in un prato erboso, è sempre buona regola proteggersi con scarponi e pantaloni lunghi per evitare spiacevoli sorprese”.
Ma in caso di puntura, nel giro di due o tre giorni sulla pelle si forma una macchia rossa. In questo caso, il paziente viene sottoposto ad una profilassi a base di antibiotici.
“Trascurare la puntura o non accorgersene può portare a problemi seri - continua Compostella - parliamo della possibilità di contrarre malattie infettive, con febbre alta e disturbi importanti che possono interessare anche il sistema nervoso periferico”.
Intanto, però, sull’Adige nessuna disinfestazione in vista. Il problema sarà affrontato con un semplice sfalcio dell’erba. Quando? Non è dato sapere.
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