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Rugby Top 12

"Il mio sogno? Allenare il Rovigo e vincere lo scudetto"

Sabato Stefan Basson, ex bandiera rossoblù, ha giocato la sua ultima partita.

"Il mio sogno? Allenare il Rovigo e vincere lo scudetto"

“Ho vinto uno scudetto a Rovigo come giocatore e adesso sogno di vincerne uno come allenatore, sempre nella mia Rovigo”. Queste le parole col le quali Stefan Basson dà l’addio al rugby giocato.  Il giocatore sudafricano, che nelle ultime stagioni ha indossato la maglia dei Medicei, sabato scorso ha salutato i tifosi al termine dell’ultimo incontro della stagione regolare di Top 12, battendo il Mogliano con 50 punti e due mete e ottenendo il titolo di “Man of the Match“.

E’ arrivato quindi in momento di dire stop per l’estremo che per 10 stagioni è stato la bandiera della Femi Cz Rugby Rovigo, arrivando a segnare ben 1438 punti.  “Sono stato molto fortunato - racconta ancora Stefan - nella mia carriera non mi sono mai infortunato, ma all’età di 37 anni, di cui 20 giocati da professionista, sono convinto sia arrivato il momento di chiudere. Non è facile dire basta e sono certo che il rugby mi mancherà molto - continua - ma ora voglio concentrarmi sul mio prossimo sogno: allenare i ragazzi, tornare a Rovigo e vincere un altro scudetto”. 

Stefan Basson ha giocato nelle migliori scuole in Sudafrica, disputando tre Currie Cup con Western Provence e altri tre anni con i Bulls. Per sei ha orgogliosamente rappresentato il suo paese con gli Springbok Seven per poi approdare a Rovigo dove ha disputato dieci meravigliose stagioni prima di approdare ai Medicei, dove ha ricoperto il doppio ruolo di giocatore /allenatore dei trequarti, affiancando l’head coach Pasquale Presutti.

“Devo ringraziare molto Rovigo, che considero la mia casa, dove ho trascorso dieci anni davvero incredibili - racconta ancora Stefan - Una grande società con i migliori tifosi del mondo. Voglio ringraziare tutti i miei compagni di squadra che mi hanno affiancato in questi anni e un grazie particolare lo devo al presidente Zambelli che per me è stato davvero importante - conclude - senza di lui non sarei arrivato dove sono arrivato. Ora mi rimane un altro grande sogno: tornare a Rovigo come allenatore e vincere lo scudetto”.

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