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Podismo

“Run for Parkinson’s” di solidarietà e volontariato

Luci e ombre di una bella manifestazione: molti dettagli da rivedere.

Va in archivio l’ottava edizione della “Run for Parkinson’s” camminata non competitiva organizzata da Hatria giallorossa, che ha messo in palio il quarto memorial Giuseppe Bressan, in ricordo dell’indimenticabile amico e presidente. Ben 502 gli iscritti ai nastri di partenza, purtroppo un terzo in meno rispetto ai 751 dell’anno scorso. Quasi sicuramente non ha giovato la concomitanza con “Adria in fiore”. Non si sa chi abbia avuto la brillante idea di unire i due eventi, oltretutto creando non pochi disagi alla cittadinanza, considerato che da sola la manifestazione florovivaistica richiama ogni anno centinaia di operatori e migliaia di persone occupando gran parte del centro storico cittadino.

Ancora una volta, come nell’agosto scorso in occasione della “Su è so per i ponti” e nonostante il nubifragio estivo, è stato negato l’uso dei locali al pian terreno del teatro Comunale: dai servizi igienici al dress room. Così chi tra le oltre 500 persone presenti in piazza Cavour ha avuto esigenze fisiologiche è stato costretto a “intasare” le toilette degli esercizi pubblici in piazza o delle vicinanze, dei quali uno è stato messo letteralmente ko. Oppure, come ha annunciato lo speaker, era possibile usufruire della toilette nella sede della Pro loco, ovvero a circa 300 metri di distanza. Così pure non è stato un bel vedere gli atleti che si sono cambiati in un gazebo con una parete tutta aperta sotto il terrazzo del teatro.

Nonostante queste sbavature, sulle quali gli organizzatori dovranno riflettere, la manifestazione è stata una vera e propria festa della solidarietà e del volontariato. Una festa della solidarietà perché il ricavato viene devoluto all’associazione Parkinson di Rovigo & Amici per la ricerca su questa terribile malattia: ancora una volta la città etrusca non si è tirata indietro. Ma è stata una vera e propria festa del volontariato perché ha visto la sinergia di diverse associazioni che operano spontaneamente e senza fini di lucro: dagli organizzatori alla Croce verde per il servizio di assistenza sanitaria, dagli alpini impegnati nella sicurezza alle Ragazze in fiore di Papozze che hanno preparato alcune specialità tipiche del territorio per ristorare gli atleti a fine gara, qualcuno anche prima. Quindi Mtb Tuttinbici che ha prestato servizio lungo il percorso, e ancora Fidas, Podisti, Pro loco, Panathlon, lagunari, Adria.com e Oltrecultura tutti a diverso titolo a fare la propria parte. Significativa la partecipazione alla giornata di una numerosa delegazione di Pianeta handicap con la presidente Maria Adelia Ciciliato e della Down dadi con alcuni ragazzi impegnati ai gazebo. Senza dimenticare lo speaker Daniele Lucchiari che ha accompagnato le diverse fasi della manifestazione e Paolo De Grandis che svolto la diretta per Delta radio della fase finale della camminata con le interviste ai protagonisti. Un plauso anche allo sponsor ufficiale Gabetti immobiliare.

Dunque, tutti con il sorriso, tutti animati dal desiderio di spendersi per una giusta causa, tutti impegnati a tenere alta la bandiera della solidarietà. L’anno scorso qualche istante prima della partenza dalla piazza si è alzato in un unico coro l’Inno di Mameli unendo tutti, volontari e atleti, invece domenica scorsa non si è sentita “L’Italia s’è desta”: questa è stata la nota veramente stonata.

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