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Allarme Lavoro

Un pasticcio che fa saltare i posti

Cento precari a rischio entro l’estate, e molti altri nei mesi successivi. E la povertà non è stata abolita

Un pasticcio che fa saltare i posti

Cento precari a rischio entro l’estate, e molti altri nei mesi successivi. E la povertà non è stata abolita

Un pasticcio che potrebbe costare decine e decine di posti di lavoro, un centinaio entro l’estate, altri nel semestre successivo, ma molti sono già saltati. E’ il pasticcio, secondo i più cattivi l’ennesimo, del governo che prova a mettere ordine sul sistema del mondo del lavoro, ma scivola su norme e interpretazioni che di fatto mettono a casa tanti lavoratori precari. Certo c’è il reddito di cittadinanza, ma che senso ha usare soldi pubblici per dare uno stipendio a dei disoccupati dopo che si è contribuito ad aumentare il loro numero? Eppure è quello che è successo e succede con il Decreto dignità che il governo ha emanato per cercare di dare dignità a chi non ne aveva. Riducendo però la possibilità di rinnovare oltre i 12 mesi i contratti a termine. Col risultato che molte aziende dopo un anno non rinnovano il contratto a lavoratori precari preferendo, se proprio hanno bisogno di personale, un turnover.

“Un pasticcio del governo - spiega Pieralberto Colombo, segretario della Cgil di Rovigo - Le intenzioni del decreto dignità forse erano buone, ma non hanno tenuto conto di diversi fattori. Ad esempio si è voluto prevedere per legge il riferimento alle causali per la contrattazione a termine, non sono stati consultati i sindacati, e così quasi nessuna azienda farà ricorso a causali per rinnovare lavori precari dopo i 12 mesi. In questo modo ci sono 100 posti di lavoro a rischio entro l’estate, e molti ne salteranno in seguito.”

Il servizio completo sulla Voce di Rovigo di oggi 1° maggio

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